COSENZA Nuova udienza dinanzi al Tribunale di Cosenza (Presidente Carmen Ciarcia) del troncone “cosentino” del processo scaturito dall’operazione denominata “Rinascita Scott” e che vede tra gli imputati gli ex consiglieri regionali Nicola Adamo, Pietro Giamborino e Filippo Valia, nipote di Giamborino. L’accusa nei loro confronti è di traffico di influenze illecite perché, in concorso tra di loro, avrebbero cercato di influenzare il corso di una causa davanti al Tar avente ad oggetto l’aggiudicazione di alcuni lavori di messa in sicurezza nel vibonese.
In particolare, Pietro Giamborino, attivato dall’imprenditore e dal nipote, avrebbe interpellato Nicola Adamo affinché intercedesse con un giudice del Tar. In cambio ad Adamo sarebbero stati promessi 50mila euro. In aula, è stato escusso un consulente di parte che si è occupato di trascrivere le intercettazioni e si è proceduto al rinvio ad una nuova udienza calendarizzata nel 2024. Inoltre, le difese non hanno prestato il consenso all’escussione di alcuni testimoni della procura, rappresentata da Annamaria Frustaci, sostituto procuratore antimafia della procura della Repubblica di Catanzaro. Due avrebbero dovuto deporre su una informativa redatta dalla Gdf di Vibo Valentina, in merito ad alcune attività di pedinamento e controllo. Un altro teste, invece, avrebbe dovuto relazionare sulla posizione di Giamborino e sui presunti collegamenti con dinamiche correlate alla criminalità organizzata vibonese. Anche la presidente Ciarcia ha ritenuto non necessario procedere con l’escussione dei testimoni. (f. b.)
x
x