NAPOLI «Spero che il mio ufficio sia credibile al punto tale da ricevere più denunce rispetto ad oggi». Lo ha detto il neo procuratore della Repubblica di Napoli Nicola Gratteri parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di insediamento che si è svolta al palazzo di giustizia di Napoli. «Delinquere non conviene» ha aggiunto Gratteri, rimarcando di aver «lasciato una Calabria dove migliaia di cittadini hanno fiducia di nuovo nella giustizia, hanno denunciato famiglie di ‘ndrangheta». Il neo procuratore si è detto comunque «ottimista», confidando, nella risposta alla domanda di un giornalista, che la grande aspettativa che c’è nei suoi confronti, più che una sfida, «è una preoccupazione, però ce la metterò tutta».
«Ci sono tante camorre e tanti livelli di camorra – ha detto ancora il neo procuratore –. Non c’è una ricetta per la camorra: bisogna adeguare e modellare gli investigatori, i magistrati in base al territorio».
«Dopo tutti questi elogi in una sala così bella e grande mi sento più teso che tranquillo» ha spiegato Gratteri durante la cerimonia di insediamento. «Spero molto presto di iniziare un giro di incontri con lei, presidente – aggiunge Gratteri rivolgendosi al presidente del tribunale partenopeo Elisabetta Garzo – quindi con i presidenti di sezione, l’avvocatura, al fine di costruire sinergie e togliere farraginosità, se ci sono, e dare così risposte di giustizia a tutti i cittadini che vedono in noi un’ultima spiaggia».
Dopo l’insediamento, subito al lavoro. Gratteri è già pienamente operativo ed ha convocato una prima riunione con tutti i magistrati dell’ufficio inquirente. «Voglio ascoltare tutti – ha detto Gratteri – se ci sono problemi e criticità li affronteremo e fare sinergie con tutte le istituzioni». Gratteri ha detto, parlando con i giornalisti a margine della cerimonia di insediamento, «che non si alza da una riunione senza aver preso una decisione e non rinvio mai a domani».
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