Ultimo aggiornamento alle 9:50
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

emergenza continua

Cocaina, munizioni e una discarica: gli effetti del primo blitz ad alto impatto a “Ciampa di Cavallo” – FOTO E VIDEO

Identificate 488 persone, controllati 182 veicoli. Ma qui, dove l’integrazione è uno slogan e la delinquenza prolifica, l’emergenza rimane

Pubblicato il: 20/10/2023 – 17:35
di Giorgio Curcio
Cocaina, munizioni e una discarica: gli effetti del primo blitz ad alto impatto a “Ciampa di Cavallo” – FOTO E VIDEO

LAMEZIA TERME Le operazioni “ad alto impatto” hanno riempito le cronache nazionali recenti nel corso degli ultimi mesi, basti pensare a quanto è avvenuto a Caivano. Si tratta di blitz realizzati con l’impiego massiccio di agenti della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza, con la collaborazione delle polizie locali, un modello operativo sperimentato nelle tre principali città metropolitane – Roma, Milano e Napoli – sotto la regia del Dipartimento di pubblica sicurezza. Un modello, ora, declinato anche a Lamezia Terme in una porzione di territorio di periferia come “Ciampa di Cavallo” ad alto tasso di degrado e abbandono. È qui, ad esempio, che i cumuli di rifiuti hanno letteralmente occupato l’ingresso di una vera e propria enclave lametina in cui campeggia un enorme palazzo a forma di ferro di cavallo, abitato da diverse famiglie di etnia rom, ma non solo. Quello che resta di un luogo di integrazione, pensato e costruito oltre quarant’anni fa, è da ormai troppi anni uno dei simboli del degrado lametino, secondo soltanto al campo rom di Scordovillo.

Il blitz mattutino

Dall’alba, in 150 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri hanno eseguito controlli, perquisizioni, rastrellamenti, posti di blocco e verifiche a esercizi commerciali, alla ricerca di armi, droga e proventi di attività illecite. L’operazione è stata condotta con un dispositivo di prevenzione, afferma la Prefettura, «reso efficace e visibile anche grazie all’impiego di reparti speciali e di rinforzo inviati dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per rafforzare i servizi di controllo del territorio e di contrasto al crimine nel catanzarese e con l’obiettivo di ripristinare condizioni di legalità e sicurezza nelle zone più colpite da fenomeni di degrado». Non è un caso se, durante i controlli effettuati oggi li investigatori, insieme da personale della Polizia Locale e dai Vigili del Fuoco, hanno rilevato diverse violazioni di legge e sequestrato cocaina, hashish e munizioni.

I numeri

L’alto impatto delle forze di polizia è stato, ovviamente, notevole: identificate 488 persone, controllati 182 veicoli, di cui 4 sequestrati, contestate 9 violazioni del Codice della Strada ed elevate 5 contravvenzioni amministrative. Ma non solo. Il blitz di questa mattina ha consentito di accertare la regolare occupazione degli immobili (Aterp) e la presenza di utenze allacciate abusivamente, provvedendo alla chiusura di quelle irregolari ed al ripristino dei sigilli ai contatori manomessi. Le ispezioni sono state estese anche alle parti condominiali, inclusi ascensori, terrazzi e magazzini uno dei quali è stato trasformato illecitamente ad attività di bar. Nelle aree comuni esterne, trasformate in discarica a cielo aperto, è stata trovata una considerevole quantità di rifiuti di ogni tipo, tra cui numerose carcasse di veicoli, per un volume complessivo superiore a 60 metri cubi. La zona è stata ripulita e i rifiuti sono stati prelevati per essere smaltiti regolarmente. Alcuni appartamenti sono risultati insalubri con carenze igieniche, intonaci ammalorati, ambienti con presenza di muffa, umidità e sporcizia nonché con impianti elettrici precari. Alle attività operative hanno partecipato, per le specifiche competenze, anche altri enti quali Enel, Italgas, Aterp, Servizi Sociali, Asp e la società “Lamezia Multiservizi”.

Emergenza infinita

Numeri notevoli, dunque, quelli di un controllo per la verità atteso da tempo. Già questa estate avevamo segnalato – solo per fare un esempio – la grande montagna di rifiuti presente proprio all’ingresso della zona. E che dire, poi, dei “messaggi” lanciati a cadenza regolare attraverso lo sparo dei fuochi d’artificio, segnale del buon esito legato allo smercio della droga nella zona. Le cifre, però, da sole non bastano. E non bastano neanche gli sforzi delle forze di polizia (sempre in emergenza e in numero ridotto) se da troppi anni (decenni) l’emergenza ambientale, sociale e delinquenziale a “Ciampa di Cavallo” non viene risolta alla radice. Già perché, proprio come accade nel più esteso campo rom del Sud Italia, quello di Scordovillo, la tanto agognata integrazione qui è solo un lontano miraggio, uno slogan che riecheggia da decenni e rimbalza fra le mura dell’enorme casermone e i cumuli di rifiuti. E se i controlli delle istituzioni e la presenza della politica e del tessuto sociale resteranno ancora a distanza da “Ciampa di Cavallo”, allora l’emergenza sarà destinata a durare per molto tempo. In attesa del prossimo blitz ad “alto impatto”. (g.curcio@corrierecal.it)

Il video:

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x