L’esordio di Petropulacos: «La Calabria merita di essere rappresentata in modo migliore»

CATANZARO «Penso di essere perfettamente consapevole che sia una sfida impegnativa. Questa è stata la mia prima settimana in Calabria e devo dire che sono molto felice per il clima di entusiasmo e di fiducia che ho trovato nella squadra che il presidente Occhiuto sta creando per la sanità calabrese». Lo ha detto Licia Petropulacos, la nuova consulente del commissario della sanità Roberto Occhiuto in materia di Pnrr e investimenti nel settore sanitario: oggi la Petropulacos è stata ufficialmente presentata in una conferenza stampa alla Cittadella. «Devo ringraziare il presidente Occhiuto moltissimo per l’opportunità e la fiducia che mi ha concesso perché – ha aggiunto Petropulacos – mi ha tatto tornare giovane, perché questo clima di entusiasmo e di fiducia mi ricorda gli anni migliori della mia esperienza professionale quando c’era tanta voglia di costruire per garantire ai cittadini un sistema sanitario regionale di prima classe. Mi ha fatto tornare giovane e mi ha fatto vivere una bellissima settimana e recuperare tutte le energie della giovinezza, energie che metterò tutte a disposizione dei calabresi tentando di portare 30 anni di lavoro e provando di adeguarli al massimo alle esigenze della sanità calabrese e alle sfide che sicuramente oggi sono diverse rispetto a quando ero giovane. Penso che la Calabria lo meriti, il presidente lo merita più di tutti e lo meritano tutti i calabresi con i quali condivido il sangue greco che scorre nelle mie vene. Pertanto sono consapevole delle difficoltà e proverò a fare del mio meglio.
Petropulacos ha poi aggiunto: «C’è una criticità grandissima nella capacità di rappresentare quello che si fa. Purtroppo i flussi informativi non hanno potuto essere curati come si doveva. La Regione ha sofferto nel Dipartimento Salute la carenza di professionalità da molti anni, questo mi è stato riferito, e chiaramente tutta quell’organizzazione a presidio dei flussi, che è onerosa e richiede tante persone e competenze, ci vuole, perché altrimenti si rischia che la rappresentazione che si ha in Calabria sia diversa da quella nazionale e la Calabria ne soffre anche in termini di possibilità di vedere riconosciuto quello che si fa. Poi – ha concluso la neo consulente del commissario Occhiuto – bisogna sicuramente fare ancora di più ma intanto quello che viene fatto va rappresentato in modo pieno e corretto». (c. a.)