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«Amo il Cosenza, sono legatissimo alla città». A “Tutti nel Pallone” Stefano De Angelis

Oggi secondo di Luciano Zauri all’Hamrun Spartans, il tecnico romano non ha dimenticato i trascorsi tra i rossoblù

Pubblicato il: 21/10/2023 – 11:13
«Amo il Cosenza, sono legatissimo alla città». A “Tutti nel Pallone” Stefano De Angelis

LAMEZIA TERME «Ogni volta che posso, salvo quando giochiamo in contemporanea, guardo sempre il Cosenza. Continuo ad essere legatissimo alla città, in quanto comunque ci vivo, legato alla tifoseria e a tutto l’ambiente. Dall’estero sono il primo tifoso del Cosenza». La lontananza da casa non scalfisce un legame, quello con la piazza e la città di Cosenza, che resta indissolubile. Stefano De Angelis, oggi secondo di Luciano Zauri all’Hamrun Spartans, formazione prima in classifica nella Premier League maltese non dimentica i trascorsi a Cosenza, prima da giocatore e poi soprattutto da allenatore (nel settore giovanile e come secondo di Roselli al quale poi subentrò nella stagione 2016-2017.

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Intervenuto ieri sera a “Tutti nel pallone” la trasmissione de L’altro Corriere Tv condotta da Stefania Scarfò, il tecnico romano ma ormai cosentino d’adozione elogia il cammino dei rossoblù: «I risultati odierni, che sono fantastici e che forse nessuno si aspettava probabilmente sono frutto di quelle che sono state le basi fondate negli anni dalla società che step dopo step con tante difficoltà e tante situazioni che magari potevano essere migliorate prima, hanno portato adesso il Cosenza ad essere una delle realtà importanti del campionato di Serie B. Ogni miglioramento passa per delle difficoltà, il Cosenza credo che le abbia superate. È stata capita l’importanza di mantenere questa categoria magari facendo degli investimenti prima del calciomercato invernale e credo che il Cosenza possa quest’anno dire la sua non solo per una tranquilla salvezza ma anche per qualcosa di più, anche perché ha un ottimo tecnico che conosco bene e sono convinto che sia l’uomo giusto al posto giusto. Il Cosenza poi ha un direttore quotato che sta facendo molto bene, giovane ma con una voglia allucinante, coadiuvato poi dal mio amico Armando Perna. Gemmi-Perna è un grandissimo binomio. Possono fare veramente bene, poi con la rosa che hanno soprattutto in avanti. Non sono tante le squadre che possono avere gente come Forte e Tutino, con Canotto come subentrante, Mazzocchi che fa gol sempre nel recupero, Marras. Sono attaccanti che farebbero bene in qualsiasi serie B a vincere. Partendo da questo attacco non si può non parlare di un campionato importante».

Il Cosenza

Cosa può essere questo qualcosa in più? «Penso che Parma e Palermo faranno un campionato a parte perché sono, secondo me, sono già pronte per fare la serie A. Per il Cosenza questa stagione sarà uno step importante per capire quello che potrà fare in futuro. Oggi come oggi dobbiamo parlare di play-off, il Cosenza deve fare una corsa su sé stesso, non pensando troppo alle altre, giocando bene come sta facendo e cercando di incamerare più punti possibile, sperando in un play-off che poi a Cosenza spesso hanno portato bene». Dove può ancora migliorare questo Cosenza? «A Fabio non ho nulla da dire perché il polso dello spogliatoio ce l’ha solo lui con il suo staff. Probabilmente, però, a gennaio un acquisto tecnico importante per quanto riguarda la retroguardia io lo farei, perché comunque una squadra come il Cosenza che gioca molto palla a terra, che fraseggia molto stretto e attacca bene gli spazi nella breve profondità e che ha giocatori velocissimi in avanti, probabilmente un giocatore con doti balistiche importanti, senza nulla togliere a quelli che ci sono adesso, farebbe salire ulteriormente il tasso tecnico della squadra». Cosa c’è di Fabio Caserta in questo Cosenza? «C’è la voglia di dimostrare il proprio valore. Fabi è una persona ambiziosa che cura i minimi particolari, ha uno staff molto unito che lo supporta a dovere. Nei giocatori io ho visto anche nelle piccole difficoltà che ci sono state inizialmente che non si sono mai persi d’animo e la squadra non ha mai perso quello che è il suo credo». Sulla gara di domenica a Marassi contro la Sampdoria «Per la Samp credo che la partita sia da dentro o fuori per il tecnico, dispiace dirlo, però vista la classifica e la situazione di difficoltà credo si tratti di ultima spiaggia per Pirlo. Il Cosenza ora ha due trasferte che sulla carta all’inizio potevano esser viste come proibitive contro Samp e Spezia mentre adesso, invece, il Cosenza deve andare per vincerle». (redazione@corrierecal.it)

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