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Fondazione AirC, in Calabria raccolti 20 milioni in trent’anni di attività

Il Comitato calabrese ha festeggiato oggi l’anniversario di nascita dell’ente. «Dal 1993 abbiamo portato avanti 281 progetti»

Pubblicato il: 21/10/2023 – 13:50
Fondazione AirC, in Calabria raccolti 20 milioni in trent’anni di attività

COSENZA Il Comitato Calabria della Fondazione AirC celebra oggi trent’anni di impegno sul territorio con un incontro aperto al pubblico. L’evento è l’occasione per raccontare l’eccellenza scientifica sul territorio, ripercorrere i risultati raggiunti negli anni e mettere in luce il ruolo di Airc in Calabria. Una costante presenza che ha portato straordinari risultati – è stato evidenziato nel corso di una manifestazione svoltasi nella sala congressi dell’ordine provinciale dei medici – in tre decenni grazie all’impegno dei volontari, alla generosità di venticinquemila calabresi che ha consentito di raccogliere oltre 20 milioni di euro di donazioni e agli studi di oltre 100 ricercatori. Dati che raccontano le attività della Fondazione sul territorio, quantificabili in 281 progetti sostenuti con un investimento totale di oltre 26 milioni di euro dal 1993 a oggi.

Le parole della Presidente

Rosella Pellegrini Serra, Presidente del Comitato Calabria, e Daniele Finocchiaro, Consigliere Delegato, hanno ricordato l’impegno di Fondazione AIRC per sostenere lo sviluppo di centri di ricerca e cura oncologica di eccellenza in Calabria. «Mi emoziona vedere seduti qui davanti a me tutti i ricercatori e le ricercatrici che siamo riusciti a sostenere in questi anni – ha detto Rosella Pellegrini Serra – Sono orgogliosa di ciò che, non senza fatica, abbiamo costruito. Uno degli obiettivi che ci siamo sempre posti come Comitato è stato di raggiungere in maniera capillare tutto il territorio e sensibilizzare i cittadini sull’importanza della ricerca oncologica. Si dice spesso che la nostra è una terra difficile, per certi versi lo è, ma è anche una terra meravigliosa, fatta di persone generose che credono nel valore della ricerca. Lo testimoniano i nostri volontari, preziose risorse che portano AIRC anche nei più piccoli centri; i nostri ricercatori che hanno scelto di portare avanti i propri progetti di ricerca nella nostra regione e lo hanno potuto fare anche grazie al sostegno di Fondazione AIRC, i pazienti che hanno scelto di affidarsi alle nostre strutture per curarsi. L’impegno del Comitato è sempre stato concreto e ha contribuito a raccogliere risorse fondamentali per dare continuità al lavoro di molti nostri giovani scienziati, concorrendo a colmare il divario rispetto al resto d’Italia».

L’intervento di Finocchiaro

«Questo incontro non è semplicemente una celebrazione, è un’occasione per ricordare un anniversario importante e l’impatto che Fondazione AIRC ha avuto e ha nel sostegno alla ricerca sul cancro in Calabria. è bellissimo, vedere schierati i volti dei tanti ricercatori che hanno fatto e stanno facendo la storia della ricerca sul cancro in questo territorio» ha commentato Daniele Finocchiaro, consigliere delegato di Fondazione AIRC. «Di tutto ciò che ha saputo creare il Comitato in questi trent’anni vorrei ricordare tre cose. Primo, le persone: il Comitato ha costruito una solida rete di oltre 1000 volontari, di oltre 25mila donatori e di circa 100 i ricercatori che hanno potuto beneficiare dei finanziamenti per portare avanti i propri progetti di ricerca senza lasciare la Regione. In secondo luogo, i successi scientifici ottenuti, che hanno contribuito a rafforzare la ricerca in Calabria. Infine, forse la più importante: un clima di fiducia che ha visto pazienti affidarsi alle strutture di cura del territorio e ricercatori impegnarsi nei loro studi negli istituti di ricerca della Calabria, sapendo di poter contare sul sostegno meritocratico della nostra Fondazione». Importanti le testimonianze dei ricercatori del territorio che AIRC ha sostenuto negli anni, garantendo loro la possibilità di portare avanti progetti di ricerca innovativi e raggiungere risultati tangibili per rendere il cancro sempre più curabile, come testimonia il Professor Pierfrancesco Tassone, ricercatore AIRC e ordinario di oncologia medica all’Università Magna Graecia di Catanzaro che, proprio a Catanzaro, ha potuto condurre con risultati molto promettenti uno studio pioneristico per il trattamento dei tumori. Dopo un lavoro lungo sette anni – grazie anche ai fondi del “5 per mille” AIRC – è iniziato lo studio clinico di fase I in un gruppo di pazienti con diversi tipi di tumori in stadio avanzato che non rispondevano più ai trattamenti convenzionali, aprendo di fatto una nuova strada di approcci terapeutici. Massimo Sirelli, curato per un linfoma non Hodgkin a Catanzaro, racconta il suo percorso di cura.

La testimonianza

«Ho deciso di farmi curare in Calabria a Catanzaro – spiega – perché credo che la Calabria abbia tanto da dare. I nostri medici sono eccellenze che splendono nel mondo. I miei medici, il Professor Rossi, la dottoressa Lucia Fiorillo, il Professor Tassone, mi hanno seguito con cura e attenzione, non mi sono mai sentito solo un paziente. In più, per il mio percorso di cura che prevedeva il ricovero, è stato fondamentale il supporto della mia famiglia che non avrei avuto se mi fossi curato da un’altra parte. Sono il risultato di chi ha sostenuto la ricerca negli anni passati, per me la ricerca è stata fondamentale. Per questo oggi sono al fianco di Fondazione AIRC per portare attraverso la mia storia una testimonianza positiva a coloro che si trovano a vivere la stessa esperienza». Al direttore scientifico Federico Caligaris Cappio il compito di raccontare il futuro della ricerca e l’impegno di AIRC per i giovani ricercatori. «Il ricambio generazionale dei nostri scienziati – ha spiegato – è cruciale nella visione strategica di Fondazione AIRC. Dedichiamo grande attenzione ai percorsi di formazione dei giovani per i quali abbiamo da tempo avviato un piano progettuale di ampio respiro al quale dedichiamo importanti risorse. Nel solo 2023 abbiamo investito oltre 21 milioni di euro a sostegno dei giovani scienziati, che rappresentano il 55% circa dei titolari di progetti e borse di studio, con l’obiettivo di promuoverne la stabilità e la crescita professionale al fine di garantire la continuità dell’eccellenza della ricerca oncologica del nostro Paese». Il direttore scientifico sottolinea in particolare due nuovi bandi rivolti ai giovani ricercatori. Il Next Gen Clinician Scientist Grant ha l’obiettivo di portare più rapidamente i risultati dal laboratorio ai pazienti e consentirà a giovani medici-ricercatori di sviluppare e gestire un progetto di ricerca clinica indipendente. Il Southern Italy Scholars (SIS) è invece stato concepito con l’idea di facilitare la cooperazione tra scienziati d’eccellenza e nuove generazioni di ricercatori nei laboratori del Sud Italia. In favore della Calabria, per il 2023, sono stati deliberati 759.000 euro per il sostegno di 8 progetti di ricerca, di cui 3 all’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro ai ricercatori Nicola Amodio, Francesco Gentile e Pierfrancesco Tassone e 5 progetti di ricerca all’Università della Calabria di Rende, ai ricercatori Sebastiano Andò, Stefania Catalano, Rosamaria Lappano, Marcello Maggiolini, Vincenzo Pezzi. (AGI)

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