L’imprenditore piemontese Marco Di Nunzio, che sostiene di essere tra gli eredi di Silvio Berlusconi per via di un testamento non olografo e sottoscritto in Colombia poco più di due anni fa, è indagato dalla Procura di Milano.
Il pm Roberta Amadeo e il procuratore Marcello Viola, titolari del fascicolo, dallo scorso luglio hanno iscritto Di Nunzio per falsità in testamento (art. 491 codice penale) in seguito a una segnalazione delle autorità diplomatiche colombiane.
Questa mattina uno dei legali della famiglia Berlusconi Giorgio Perroni,sulla questione si era linitato a dire: “C’è un procedimento”. C’è infatti un’indagine della magistratura milanese sul caso del cosiddetto ‘testamento colombiano’ del leader di Forza Italia scomparso lo scorso giugno. L’avvocato non ha aggiunto altro rispetto alla lettera inviata a Report e resa pubblica nella trasmissione di ieri. “Facciamo seguito alla sua richiesta di informazioni – scrive il legale che assiste i figli dell’ex premier assieme ad Andrea Di Porto – per rappresentarle quali legali degli eredi del dottor Berlusconi che riteniamo l’asserito testamento di cui chiedete conto assolutamente non veritiero e che innanzi alla Procura di Milano è pendente un procedimento penale che farà sicuramente luce sulla vicenda”. (Ansa)
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