REGGIO CALABRIA Una gruppo di lavoratori del Coordinamento dei lavoratori delle Cooperative psichiatriche della provincia di Reggio Calabria, aderenti all’Usb, l’Unione sindacale di base, sta attuando un sit-in davanti la sede del Consiglio regionale per chiedere l’accreditamento delle strutture nelle quali svolgono la loro attività. «Il mancato accreditamento – sostiene Giuseppe Foti, componente del Coordinamento – rischia di mettere in forte difficoltà la sostenibilità economica delle cooperative. Siamo stanchi delle promesse mai mantenute. Il mancato accreditamento sta determinando il mancato rispetto del diritto alla cura per i tanti pazienti del territorio. Con i numeri attuali di ricoveri, le cooperative sono in grande difficoltà. L’accreditamento e, ancora prima, lo sblocco dei ricoveri, dovrebbe essere un impegno morale della politica. A noi interessa la sopravvivenza delle nostre cooperative. Non vorremmo che questa operazione serva solo per favorire le strutture operanti in altri territori della Calabria, che già regolarmente accreditate, possono accogliere nuovi pazienti. Vogliamo risposte e date certe». «Siamo ancora qui – afferma, da parte sua, il responsabile regionale dell’Unione sindacale di base, Aurelio Monte – costretti a mettere in atto questi pellegrinaggi della speranza. Devo ancora constatare, purtroppo, l’indifferenza delle istituzioni nei confronti di queste strutture. Dopo tante promesse, oggi c’è il serio rischio che le cooperative siano costrette a chiudere, pur svolgendo un servizio essenziale per il territorio come l’assistenza a malati psichiatrici che non sono in grado di restare in famiglia. Non vorremmo che alla base di tutto ci sia il progetto di fare chiudere le cooperative del territorio reggino, a tutto vantaggio di quelle di altri territori della regione».
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