CATANZARO È stata denominata “Tundra Baltica”, la recente inchiesta del Nucleo di polizia economico-finanziaria/gruppo tutela dell’economia della Guardia di finanza di Catanzaro.
Oggi è stato eseguito un sequestro di disponibilità finanziarie e beni per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro.
Le Fiamme gialle, coordinate dalla Procura di Catanzaro, hanno accertato l’esistenza di sodalizio criminale finalizzato alla commissione di diversi reati tributari, al quale risultano aver preso parte diverse società attive nella commercializzazione del pellet.
Gli indagati sono in tutto 32: 22 persone fisiche e dieci società.
Stando alle indagini, i commercianti di pellet avrebbero dato vita a una serie di “frodi carosello”, come vengono denominate le frodi per evadere l’iva tramite una serie di società fittizie dette “società cartiere” (poiché esistono solo sulla carta).
Queste società sono la Import Pellet srls e Calor Sud srl, con sede a Catanzaro, intestate a nullatenenti cittadini ucraini della famiglia Oprish. Sulla carta, dunque, queste società avrebbero acquistato della merce mentre in realtà il pellet veniva consegnato direttamente alle società che acquistavano dal fornitore straniero. E, gaurdacaso, il fornitore straniero il più delle volte era Vasyl Oprish al quale era intestata la società Mondial Pellet ou.
Tra l’altro è lo stesso Vasyl Oprish a essere considerato l’amministratore di fatto delle due società cartiere di Catanzaro che emettevano fatture per operazioni inesistenti permettendo ai commercianti e alle loro società (con sede in Calabria, Sicilia e Lombardia) l’acquisto dei materiali a prezzi più bassi rispetto a quelli di mercato.
Le imprese coinvolte, in pratica, potevano ottenere il pellet a prezzi molto competitivi, per poi rivenderlo applicando allo stesso un piccolissimo ricarico e l’iva.
Gli indagati sono
OPRISH Vasyl, nato a Dibrova (Ucraina) il 16.10.1983;
OPRISH Mykhaylo, nato in Ucraina il 07.02.1956;
OPRISH Ilyana, nata in Ucraina (EE) il 26.07.1961;
FUSTO Gian Piero Luciano, nato a Nicastro (CZ) il 23.10.1958;
ANGOTTI Tullio, nato a Lamezia Terme (CZ) il 01.06.1977;
ANGOTTI Andrea, nato a Lamezia Terme (CZ) il 18.06.1981;
FAZIO Daniela, nata a Lamezia Terme (CZ) il 28.11.1989;
MAGRO Simona, nata a Avigliana (TO) il 24.05.1977;
COSTIERA Ivan, nato a Catanzaro il 13.01.1977;
TAORMINA Marcello, nato a Reggio Calabria il 15.02.1968;
BONIFAZIO Paolo, nato a Crotone il 15.02.1965;
GRANDE Domenico, nato a Cutro (KR) il 29.04.1963;
CANANZI Caterina, nata a Rizziconi (RC) il 26.12.1964;
GIORDANO Elio, nato a Montalto Uffugo (CS) il 04.07.1961;
VALLELUNGA Roberto, nato a Vibo Valentia il 17.11.1983;
GARIERI Giuseppe, nato a Chiaravallc Centrale (CZ) il 02.07.1957;
TALARICO Antonio, nato a Cutro (KR) il 25.01.1957;
VILLELLA Davide, nato a Soveria Mannelli (CZ) il 31.03.1985;
CICONTE Michele, nato a Catanzaro il 15.5.1984;
TALARICO Felice, nato a Cutro il 1.10.1962;
PLACIDO Saverio, nato a Cutro il 10.10.1954;
CAPARROTTA Antonino, nato a Lamezia Terme (CZ) il 22.03.1971;
CALOR SUD S.r.I.s. e IMPORT PELLET S.r.I.s., con sede, la prima, a Lamezia Terme e, la seconda, a Catanzaro;
EUROGROSS S.r.l., con sede in San Giuseppe lato (PA);
F.LLI BONIFAZIO S.r.l., con sede legale e domicilio fiscale in Cutro (KR);
F.C. Immobiliare S.r.l., con sede in San Ferdinando (RC);
CARBON SUD S.r.l., con sede in Serra San Bruno (VV);
CEREAL GRANDE S.n.c. di Grande D. & Grande S, con sede a Cutro;
IL VERDE S.a.s. di Villella Davide & C., con sede in Decollatura (CZ);
LA NATURA S.n.c. di Giordano Elio & C., con sede a Montalto Uffugo (CS);
TALARICO Farine S.r.l., con sede a Cutro;
PLACOM S.r.l., con sede a Castelverde (Cremona).
Sono 20 le persone accusate di associazione per delinquere. In particolare emergono le figure di Vasyl Oprish e Gian Piero Luciano Fusto. Il primo viene indicato come promotore, organizzatore e capo dell’associazione, nel suo doppio ruolo di amministratore di diritto della Mondial Pellet e amministratore di fatto delle società cartiere Import Pellet srls e Calor Sud srl.
Fusto è implicato in veste di commercialista con il compito di gestire la trasmissione telematica delle dichiarazioni e comunicazioni riguardanti le società cartiere. Un delle due, tra l’altro, la Calor Sud srl, ha sede legale nel suo studio. Mentre la Import Pellet risultava avere la sede legale nella casa di un novantenne di Catanzaro al quale faceva da badante la madre di Vasyl Oprish.
Fusto, per fare un esempio, è accusato, insieme a Vasyl Oprish e Mykalo Oprish, di avere evaso l’iva «avvalendosi di fatture o altri documenti per operazioni oggettivamente inesistenti emessi dalla Import Pellet srls, indicava nella dichiarazione annuale 2019, relativa all’annualità fiscale 2018, elementi passivi derivanti da operazioni oggettivamente inesistenti, complessivamente, per 62.610,96 euro evadendo l’iva per complessivi 13.774,41 euro.
Per le due società cartiere erano stati nominati amministratori Ilyana Oprish e Mykalo Oprish, rispettivamente madre e padre di Vasyl Oprish.
Vengono, poi, considerati partecipi dell’associazione per delinquere Andrea Angotti, Daniela Fazio, Tullio Angotti, Magro, Costiera, Taormina, Bonifazio, Domenico Grande, Cananzi, Giordano, Vallelunga, Garieri, Antonio Talarico, Villella, Ciconte, Felice Talarico, Placido, e Caparrotta.
Se le sedi legali delle due società Cartiere si trovavano nello studio da commercialista di Fusto e nella casa di un ignaro novantenne al quale Ilyana Oprish faceva da badante, i finanzieri hanno scoperto che entrambe le cartiere avevano una sede operativa a Simeri Crichi coincidente con quella del nucleo familiare degli Oprish e, soprattutto, «non avevano alcuna ragione di esistenza se non quella di realizzare una frode».
La Calor Sud era stata creata per il (finto) “commercio all’ingrosso senza deposito di stufe, caloriferi, pellet, ed altri materiali per il riscaldamento nonché materiali ed attrezzature destinati all’edilizia in genere”.
La società, tra le altre cose, avrebbe dovuto avere delle rimanenze di magazzino abbastanza ingenti e avrebbe dovuto stoccare grossi quantitativi di merce ma in realtà dalle visure camerali risultava priva di qualsivoglia locale. Questo perché, in realtà, non ne aveva bisogno essendo una società, secondo l’accusa, di mera di facciata, nata per emettere fatture per operazioni inesistenti.
La ragione sociale della Import Pellet era il “commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi”.
«La ditta Mondial Pellet, per gli anni 2016 – 2017 – 2018, ha registrato redditi ingenti e, sin dal primo anno di operatività (nonostante la costituzione risalga a dicembre 2015), ha avuto fatturati elevati, verosimilmente dovuti al sistema di frode attraverso il quale le cartiere italiane le fornivano clienti», è scritto nel decreto di sequatro.
Le due società hanno chiuso i battenti a marzo 2021, dopo o le perquisizioni disposte dalla Procura. (a.truzzolillo@corrierecal.it)
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