CATANZARO Con un post sul suo profilo Facebook il governatore calabrese Roberto Occhiuto ha commentato lo scandalo che ha colpito l’Azienda ospedaliera di Cosenza con alcuni dipendenti che hackeravano il sistema e si attribuivano somme di denaro. «È una notizia che è venuta fuori – ha evidenziato Occhiuto – perché il commissario dell’Ao di Cosenza De Salazar, che ringrazio, ha denunciato alla Procura della Repubblica e alla Guardia di finanza questi ladri. Sì, perché sono ladri, i dipendenti delle aziende ospedaliere che rubano le risorse che sarebbero destinate agli ammalati. Questi hanno rubato cento, duecento, trecento mila euro, ora lo stabilirà la Procura della Repubblica, ma io sono disgustato da queste notizie anche perché mi faccio a pezzi ogni giorno per cercare di risollevare questo sistema sanitario che ho preso in mano da due anni e che, se fosse un paziente, dovremmo dire che era un paziente in coma. Il Sistema sanitario calabrese da 12 anni di commissariamento era stato condotto in coma, non erano stati fatti investimenti, assunzioni, niente. Io ho comunicato ad assumere i medici, italiani insieme a medici cubani, ho mandato negli ospedali nuove attrezzature, Tac, risonanze, arriveranno sessanta nuove ambulanze e ne arriveranno a fine mese altre trenta prima della fine dell’anno. L’abbiamo risvegliato questa macchina dal coma. Certo – ha proseguito il governatore – quando il paziente è stato in coma per 12 anni non si può pensare che faccia i 400 metri ostacoli in pochissimo tempo, c’è una fase di riabilitazione intensiva, poi semintensiva, però se poi qualche membro di questo corpo che è il Sistema sanitario calabrese fa di tutto per far continuare il coma rubando risorse che sarebbero destinate ai malati, questo è disgustoso. Questi ladri dovrebbero sentirsi fortunati perché lavorano nella pubblica amministrazione in Calabria, in una regione dove ci sono moltissimi disoccupati e invece di lavorare con impegno, rubano risorse che altrimenti sarebbero destinate alle cure dei pazienti calabresi. Mi auguro che la Procura vada fino in fondo, che punisca questi comportamenti e mi auguro che vengano licenziati presto come è giusto fare».
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