Università, il Coruc apre alla possibilità di nuovi corsi di Medicina

LCATANZARO «Si è riunito questa mattina, presso la Cittadella regionale di Catanzaro, il Comitato dei rettori delle Università calabresi (Coruc): erano presenti il rettore dell’Università ”Magna Graecia” di Catanzaro, Giovanbattista De Sarro, il rettore dell’Università della Calabria di Cosenza, Nicola Leone, il rettore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria, Giuseppe Zimbalatti, il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e i rappresentanti degli studenti, Nazzareno Zaccaria dell’Unical ed Emanuele Scigliano dell’Umg». È quanto si legge in una nota diramata dall’Ufficio stampa della Regione Calabria al termine dell’odierna riunione del Comitato dei rettori delle Università calabresi (Coruc).
«Sul tavolo – continua la nota – la discussione in merito alla possibilità di avviare, tramite una collaborazione tra Umg e Link Campus University, l’attivazione di tre nuovi corsi di laurea – in Medicina e Chirurgia, in Infermieristica, e in Fisioterapia – nella città di Crotone. Il Comitato dei rettori calabresi ha condiviso l’obiettivo di dotare anche la città di Crotone di importanti corsi di laurea in materie sanitarie – senza trascurare l’Università di Reggio Calabria ed il suo territorio -, per seminare nuove competenze e professionalità in un momento storico nel quale viene avvertita, tanto in Calabria quanto nel resto del Paese, una preoccupante carenza di personale medico e specializzato proprio nelle professioni sanitarie».
«Il Coruc – chiosa la nota – ha deciso di esplorare tale possibilità, dando mandato al rettore dell’Università “Magna Graecia”, Giovanbattista De Sarro, di effettuare ulteriori approfondimenti, anche in relazione al fatto che si ritiene opportuno avere come capofila, in sede amministrativa, un’Università pubblica. Il Coruc valuterà la proposta, nel complesso dell’offerta formativa regionale, in una prossima seduta».

Le dichiarazioni dei Rettori

Queste le dichiarazioni dei tre rettori al termine della riunione del Coruc. Secondo De Sarro «se si legge la convenzione ancora non firmata Il campus neon è capofila, è sede amministrativa, perché non possiamo confondere nei nostri uffici segreteria i ragazzi che sono entrati in un’università pubblica con un’università privata, però è giusto che i nostri ragazzi e le nostre famiglie non abbiamo quell’esborso di spese particolarmente notevole e mandar i figli all’estero , è negli o tenerli in Italia, in questo caso in Calabria, anche perché è più facile sopportare i costi».
A sua volta Leone ha specificato: «Abbiamo avuto un confronto ampio, abbiamo approfondito vari aspetti. C’è una generale condivisione sull’opportunità di istituire un corso di medicina a Crotone, sono emersi alcuni punti importanti che meritano approfondimento, anche in merito all’eventuale guida dell’Università Magna Graecia come capofila anziché dall’università privata e ora si approfondiranno questi aspetti e ci sarà un’altra riunione nella quale valutare tutta l’offerta affermativa, quindi a dicembre. Oggi era un avvio di discussione, sono emersi punti che approfondiremo. Sarà l’Umg a stilare una proposta che poi esamineremo. Il Senato Accademico dell’Unical ha espresso perplessità che ho rappresentato nell’odierna riunione e anche queste hanno contribuito a ravvisare la necessità dell’approfondimento di alcuni punti».
Per Zimbalatti «è stata avviata oggi una proficua discussione di approfondimento per l’ampliamento a tutta la Calabria del sistema universitario legato alla sanità, l’occasione è stata molto utile per approfondire le esigenze dei vari territori, Crotone in primo luogo e poi anche Reggio. Noi stiamo approfondendo e approfondiremo ulteriormente le opportunità, perché bisogna anche considerare le notevole esigenze e i notevoli fabbisogno finanziari che queste operazione comportano. Sicuramente il presidente della Regione si impegnerà sicuramente, come sta già facendo, e i rettori calabresi sono concordi nel portare avanti dei Percorsi condivisi per cui gli uffici studieranno per evitare passi affrettati e fare in alcune aree le cose nei tempi giusti».