COSENZA I consiglieri comunali di Cosenza Bianca Rende e Francesco Luberto (quest’ultimo nella foto di copertina) hanno presentato una interrogazione al sindaco Franz Caruso per sapere come e con quali atti il comune di Cosenza abbia trasmesso alla Regione Calabria la programmazione sull’utilizzo di personale specializzato nelle scuole nonché sui previsti servizi per l’ottenimento dei fondi sul diritto allo studio annualmente erogati dalla Regione Calabria (ex L.R. 27/1985).
«Premesso che la Regione Calabria», scrivono Rende e Luberto, «in data 31.08.2023 ha approvato il Piano regionale sul diritto allo studio per l’anno scolastico 2023/2024, prevedendo un impiego di risorse pari ad 4.500.000,00 euro; che tali fondi sono destinati annualmente ai comuni al fine di supportare gli stessi onde garantire il diritto allo studio; che tra le voci di spesa riferita ai servizi essenziali rientrano i contributi per l’assistenza specialistica, gli ausili didattici e le attrezzature per l’inserimento degli alunni disabili, i contributi sui buoni pasto, quelli per i servizi residenziali (convitti e semiconvitti) e i contributi per sostenere le spese di trasporto, per la scuola in ospedale e per l’istruzione a domicilio; che la somma complessiva ut supra è stata ripartita in 3.080.514,74 euro direttamente assegnata ai comuni di Cosenza, Catanzaro, Crotone e Vibo, mentre 1.419.485,26 euro per città metropolitana di Reggio Calabria; che la Regione ha previsto il trasferimento della complessiva somma di cui al fondo già nella prima decade di settembre. Considerato che la Legge Regionale 27/1985 prevede che ogni anno la Regione Calabria debba erogare ai Comuni fondi utili a predisporre, tra le altre cose, all’interno degli istituti scolastici il servizio di Assistenza Specialistica riservato a bambini e ragazzi con disabilità svolto da personale debitamente formato; che per l’anno scolastico 2023/2024 come per l’anno 2022/2023, la Regione Calabria ha previsto la capienza del fondo dal mese di luglio con erogazione disponibile già dai primi giorni di settembre che ad oggi il servizio non risulta integralmente attivato malgrado le proteste di molte famiglie, anche a mezzo stampa, per la mancanza di un adeguato numero di assistenti alla comunicazione», Rende e Luberto chiedono al primo cittadino di Cosenza «se ed in quali modalità è stato garantito l’utilizzo dei fondi di cui alla L.R. 27/1985 relativamente alle annualità scolastiche 2022/2023 e 2023/2024 e nello specifico se codesto ente ha predisposto la prodromica programmazione con scadenza al 31.10.2022 ed, eventualmente con quali atti, al fine di ottenere l’erogazione da parte della Regione Calabria delle somme relative all’anno scolastico 2022/2023; se vi sono atti contenenti la rendicontazione fornita dagli istituti scolastici in merito alle spese utilizzate per garantire il servizio, al fine di verificare le risorse adoperate; se le somme relative all’anno scolastico 2022/2023 sono state interamente spese; se vi sono dei residui e come eventualmente è stata prevista la loro utilizzazione; se codesto ente, con quali atti ha predisposto e trasmesso alla Regione Calabria la prodromica programmazione con scadenza al 31.10.2023 per l’anno scolastico 2023/2024 già iniziato il giorno 14.09.2023». (redazione@corrierecal.it)
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