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il processo

Petrolmafie, la Dda chiede 59 condanne. Ci sono boss, politici e imprenditori – NOMI

Invocati 30 anni per il boss di ‘ndrangheta Luigi Mancuso e Giuseppe D’Amico. Sette anni di carcere per il sindaco di Stefanaconi

Pubblicato il: 26/10/2023 – 16:10
di Giorgio Curcio
Petrolmafie, la Dda chiede 59 condanne. Ci sono boss, politici e imprenditori – NOMI

VIBO VALENTIA Sono 59 le richieste di condanna – per un totale di 540 anni di carcere – avanzate dalla Dda di Catanzaro rappresentata in aula dai pm Andrea Mancuso, Antonio De Bernardo e Andrea Buzzelli nella requisitoria davanti ai giudici del Tribunale collegiale di Vibo Valentia, nel corso del processo “Petrolmafie” nato dall’inchiesta della Distrettuale antimafia di Catanzaro. Tra le richieste di condanna avanzate spiccano i 7 anni per l’ex presidente della Provincia di Vibo, attuale sindaco di Stefanaconi, Salvatore Solano, imputato di estorsione elettorale, corruzione e turbata libertà degli incanti con l’aggravante mafiosa. E poi i trent’anni di reclusione richiesti per il boss della ‘ndrangheta vibonese Luigi Mancuso e l’imprenditore Giuseppe D’Amico, cugino proprio di Solano. Quest’ultimo, secondo l’accusa, avrebbe stretto un accordo con il cugino per affidare alla ditta dello stesso D’Amico appalti per la bitumazione delle strade in maniera illecita e con materiale scadente.

La genesi dell’inchiesta

A gennaio 2019 carabinieri del Ros di Catanzaro hanno monitorato un pranzo a Vibo Valentia al quale parteciparono il boss Luigi Mancuso e i suoi gregari Pasquale Gallone e Gaetano Molino. Era un pranzo d’affari e la finalità era duplice: «Importare grossi quantitativi all’ingrosso di prodotti petroliferi in Italia, bypassando gli accordi di monopolio – che gli esportatori di quei Paesi avevano con i grandi produttori italiani, soprattutto Eni – tramite una società che sarebbe stata creata appositamente e sarebbe stata compartecipata da rappresentanti del socio rumeno Rompetrol e dai D’Amico e Porretta». L’inchiesta è considerata “figlia” della maxi indagine “Rinascita-Scott” e nasce in particolare dall’attività di monitoraggio di uno degli attuali imputati di Rinascita ovvero l’ex consigliere regionale Pietro Giamborino.

L’indagine

L’inchiesta ha fatto emergere un’associazione per delinquere, con base a Vibo Valentia, finalizzata all’evasione dell’Iva e delle accise sui prodotti petroliferi. La frode, secondo l’accusa, consisteva nell’importazione dall’Est Europa di prodotti petroliferi artefatti (miscele), poi immessi in commercio come gasolio per autotrazione, con conseguenti cospicui guadagni dovuti al differente livello di imposizione fiscale. I prodotti venivano trasportati con documentazione falsa nei siti di stoccaggio di Maierato e Santa Venerina. Parti civili nel processo la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell’Interno, l’Agenzia delle dogane, l’Agenzia delle entrate, la Regione Calabria. La Dda ha invocato l’assoluzione nei confronti di Anna Buonfante e Carmine Coppola, di Napoli, mentre ha chiesto per Simone Micale il proscioglimento.

Le parti civili 

Sono costituite parte civile nel processo i comuni di Limbadi e Sant’Onofrio, la Provincia di Vibo Valentia, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, l’Agenzia delle entrate, la Regione Calabria. Tra i privati ha chiesto di costituirsi parte civile e la Cooper Po. Ro. Edile, vittima di estorsione. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Sergio Rotundo, Enzo Ioppoli, Vincenzo Cicino, Wanda Bitonte, Giovanni Russomanno, Mario Murone, Vincenzo Ioppoli, Gianfranco Giunta, Salvatore Staiano, Tiziano Saporito, Giuseppe Di Renzo, Giovanni Vecchio, Vincenzo Gennaro, Alessandra Canepa.

I nomi:

  1. Haber Emanuele Fernando Assunto 5 anni e 6 mesi
  2. Roberto Aguì, 6 anni e 4.500 euro di multa; 
  3. Nicola Amato, 12 anni di reclusione;  
  4. Benedetto Avvinto, 4 anni e 6 mesi di reclusione; 
  5. Anna Bettozzi, 7 anni e 6 mesi; 
  6. Pietro Bonanno, 2 anni; 
  7. Vincenzo Campajola, 7 anni e 6 mesi di reclusione; 
  8. Isaia Angelo Antonio Capria, 1 anno di reclusione; 
  9. Alberto Coppola, 15 di reclusione;   
  10. Roberto Coppola, 4 anni e 6 mesi;  
  11. Felice D’Agostino, 6 anni e sei mesi; 
  12. Angela D’Amico, 2 anni di reclusione; 
  13. Antonio D’Amico, 26 anni di reclusione; 
  14. Domenica D’Amico, 2 anni di reclusione;  
  15. Giuseppe D’Amico, 30 anni di reclusione;  
  16. Rosa D’Amico, 2 anni di reclusione;  
  17. Francesco D’Angelo, 28 anni di reclusione;  
  18. Gaetano Del Vecchio, 1 anno; 
  19. Virginia Di Cesare, 7 anni di reclusione;  
  20. Biagio Esposito, 3 anni e 6 mesi; 
  21. Giuseppe Fasulo, 4 anni di reclusione; 
  22. Carmelo Fabretti;  
  23. Sebastiano Foti, 6 anni e 7.500 euro di multa; 
  24. Antonio Francolino, 1 anno;  
  25. Salvino Frazzetto, 6 anni, 6 mesi e 10mila euro di multa; 
  26. Gennaro Gavino, 6 anni e 7.500 di multa; 
  27. Giasone Italiano, 9 anni, sei mesi e 7mila euro di multa; 
  28. Salvatore La Rizza, 4 anni; 
  29. Sergio Leonardi, 10 anni;  
  30. Cesare Nicola Limardo, 5 anni; 
  31. Paolo Lipari, 4 anni e 6 mesi; 
  32. Sebastiano Lo Torto 6 anni e 10mila;
  33. Francesco Mancuso, 24 anni di reclusione; 
  34. Luigi Mancuso, 30 anni; 
  35. Silvana Mancuso, 25 anni; 
  36. Nazzareno Matina, 4 anni;  
  37. Giulio Mitidieri, 7 anni; 
  38. Francesco Monteleone, 2 anni; 
  39. Luciano Morabito, 6 anni e 4.500;  
  40. Irina Paduret, 16 anni;  
  41. Zhelev Peyo Petkov, 4 anni; 
  42. Fabio Pirro, 4 anni e sei mesi; 
  43. Francesco Saverio Porretta, 16 anni e 6 mesi; 
  44. Antonio Prenesti, 20 anni;  
  45. Rosamaria Pugliese, 20 anni;  
  46. Rocco Raccosta, 9 anni, 6 mesi e 7mila di multa;   
  47. Giuseppe Ruccella,18 anni; 
  48. Fortunato Salamò, 4 anni;  
  49. Rosario Cristian Santoro, 9 anni; 
  50. Emanuela Scevola, 5 anni;
  51. Damiano Sciuto, 6 anni, 6 mesi e 9mila euro; 
  52. Salvatore Solano, 7 anni;  
  53. Francescantonio Tedesco, 15 anni, 9 mila euro di multa;  
  54. Giuseppe Terranova, 15 anni;  
  55. Roberto Domenico Tirendi, 9 anni e 10mila di multa; 
  56. Ernesto Tortora, 4 anni e 6 mesi, 
  57. Rackid Totss, 9 anni;  
  58. Roberto Trovato, 4 anni;
  59. Gennaro Vivese 3 anni e 7 mesi di reclusione. 
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