ALTOMONTE «Dal 30 ottobre 2023 al 30 gennaio 2024 Altomonte (Cs) accoglierà presso il Museo Civico la mostra Calabria angioina (1266-1382). Novità gotiche e tradizione bizantina al tramonto del Medioevo patrocinata dall’Unical». A comunicarlo una nota dell’Università della Calabria.
«Il progetto (ideato e curato da Stefania Paone, docente di Storia dell’arte medievale del dipartimento di Studi umanistici dell’Università della Calabria) – è detto nella nota – svelerà il ricco patrimonio artistico prodotto nella regione durante la dominazione angioina, tra la seconda metà del XIII e la fine del XIV secolo. Un patrimonio che si articola intorno a due poli, uno latino e gotico che guarda alle novità importate dalla Francia attraverso la mediazione di Napoli, capitale del nuovo Regno degli Angiò, l’altro greco e bizantino che attesta la lunga durata della cultura orientale nella regione».
«Si tratta – prosegue la nota – della prima grande esposizione d’arte sul Basso Medioevo calabrese, un inedito allestimento che riunirà ad Altomonte – nella cornice più adatta dal punto di vista storico e artistico – un complesso di opere e manufatti solitamente disgregato sul territorio regionale. Testimonianze spesso dimenticate che, grazie al supporto della tecnologia, “dialogheranno” con capolavori originariamente collocati in chiese distrutte dai terremoti o fortemente danneggiate nel corso degli ultimi sette secoli, guidando turisti e visitatori alla scoperta di un tassello importante della storia della regione».
«La conferenza stampa di inaugurazione della mostra – spiega – è prevista per lunedì 30 ottobre alle ore 11:00 presso la sala Razetti del Museo Civico. L’esposizione sarà presentata da Vittorio Sgarbi, sottosegretario al ministero della Cultura, mentre l’apertura al pubblico è prevista alle ore 17:30».
Il percorso avrà inizio nella chiesa di Santa Maria della Consolazione di Altomonte, uno degli edifici più significativi del Gotico meridionale, commissionata dal conte Filippo Sangineto, Siniscalco di Provenza e uomo di fiducia del re Roberto d’Angiò.
Indossando visori per la realtà virtuale, i visitatori potranno immergersi nella ricostruzione 3D della chiesa, creata dallo spin-off dell’Università della Calabria 3DResearch, per scoprire la storia del feudo e l’aspetto originale dell’edificio al tempo degli Angioini.
La visita proseguirà nell’attiguo Museo Civico, dove oltre 40 opere, oreficerie, sculture, documenti, monete, affreschi staccati, tavole dipinte e disegni, provenienti da tutta la Calabria – e in molti casi mai esposte – saranno organizzate in cinque sezioni tematiche con pannelli didattici e proiezioni multimediali.
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