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Crotone, il racconto di una 21enne: «Io vittima di brutali violenze»

La giovane ha denunciato un 22enne, che avrebbe abusato di lei dopo averle offerto un passaggio. Prodotti anche alcuni file video

Pubblicato il: 27/10/2023 – 16:22
Crotone, il racconto di una 21enne: «Io vittima di brutali violenze»

CROTONE Ha raccontato, per oltre due ore, delle presunte violenze subite. Una giovane 21enne di Crotone (difesa dall’avvocato Chiara Penna) è stata escussa dinanzi al Tribunale di Crotone (giudice Elvezia Cordasco), dopo aver denunciato un 22enne nato in Germania, ma residente a Melissa (ne abbiamo parlato qui). Il giovane è difeso dall’avvocato Provino Meles.
La presunta vittima di abusi ha confermato tutto quello che aveva già confessato al momento della denuncia, fornendo ulteriori particolari. La 21enne sostiene di essere stata vittima di una brutale violenza. Dopo aver accettato un passaggio, la giovane sarebbe stata vittima di alcune richieste esplicite da parte del coetaneo. Che prima le avrebbe «toccato il corpo» costringendola a «praticargli del sesso orale». Sempre secondo il racconto della ragazza, il 22enne l’avrebbe «costretta ad una penetrazione» e nel «riprendere la scena con il suo telefono cellulare malgrado l’assenza del consenso della vittima», le avrebbe «morso il collo, cagionandole un’escoriazione giudicata guaribile in dieci giorni». 

La richiesta della difesa e i video

La difesa del 22enne, attualmente recluso nel carcere di Vibo Valentia, ha chiesto la sostituzione della misura con una meno afflittiva, trovando però la ferma opposizione del pubblico ministero. Il pm, infatti, ritiene che la persona offesa non solo abbia confermato ma evidenziato la brutalità dell’azione perpetrata nei suoi confronti. Una circostanza che emergerebbe dal contenuto di alcuni file video prodotti agli atti. Il gip si è riservato sul punto e la difesa ha preannunciato la volontà di ricorrere ad un rito alternativo.

La vittima

La persona offesa era considerata persona particolarmente vulnerabile perché versava in uno stato depressivo. Riscontrato già nel 2019. La giovane, oggi seguita da un centro antiviolenza in Umbria, ha raccontato di aver chiesto un passaggio e di sentirsi in colpa per averlo fatto. In passato, sempre secondo il racconto fornito, avrebbe accettato altri passaggi senza tuttavia mai trovarsi dinanzi a richieste, tentate o consumate violenze. (f.b.)

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