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il caso

Soldi rubati dalla cassa e ai correntisti, arrestato direttore postale nel Vibonese

L’indagato avrebbe prelevato il contante e sottratto banconote anche agli utenti giustificando le operazioni per “errori tecnici”

Pubblicato il: 28/10/2023 – 11:31
Soldi rubati dalla cassa e ai correntisti, arrestato direttore postale nel Vibonese

VIBO VALENTIA All’esito di un’articolata attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, gli agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto il direttore di un Ufficio Postale di un paese della provincia vibonese, in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Vibo. L’indagato, infatti, è ritenuto responsabile del reato di peculato aggravato per essersi appropriato con più azioni ed in tempi diversi di somme di denaro dal risparmio postale delle quali aveva la disponibilità in ragione del suo servizio.

La segnalazione

L’attività di indagine, in particolare, ha tratto origine dalla segnalazione di una utente delle Poste Italiane, pervenuta a gennaio, con la quale era stato rappresentato l’anomalo comportamento di un addetto postale, indicato, infatti, quale soggetto dedito a sottrarre denaro ad ignari anziani attraverso dei raggiri posti in occasione del ritiro delle indennità pensionistiche e delle operazioni sui loro libretti di risparmio. E così, sulla scorta di quanto segnalato, sono stati avviati gli approfondimenti investigativi, anche con la collaborazione di Poste Italiane S.p.A., per mezzo dei quali è emerso come l’addetto indicato quale infedele fosse proprio il Direttore dell’Ufficio Postale oggetto di segnalazione.

L’indagine e l’arresto

Le indagini, supportate anche da attività di natura tecnica consistite in intercettazioni ambientali e audio-video all’interno degli Uffici delle Poste hanno consentito, nel tempo, di cogliere più volte l’indagato nell’atto di sottrarre banconote direttamente dalle casse dell’Ufficio Postale tanto da indurre gli investigatori a ritenere che lo stesso potesse fare un uso personalistico del denaro. È emerso, inoltre, come il direttore abbia, in più occasioni, trattenuto indebitamente il denaro dei correntisti al momento dello svolgimento di operazioni allo sportello, adducendo di volta in volta asseriti errori o “problemi tecnici” per giustificare doppi o multipli utilizzi della carta di debito o credito dell’utente. Sulla scorta degli elementi di prova acquisiti nel corso delle indagini, il pm titolare del fascicolo processuale ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari di Vibo Valentia l’emissione dell’Ordinanza Applicativa della Misura Cautelare degli Arresti Domiciliari, a carico dell’indagato. (redazione@corrierecal.it)

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