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Tra resistenze e “fuoco amico”, la maggioranza mette in agenda la “Grande Cosenza”

Il progetto di fusione tra le priorità del centrodestra con le ultime audizioni in Consiglio regionale. Il “nodo” FdI crea qualche fibrillazione

Pubblicato il: 28/10/2023 – 15:53
Tra resistenze e “fuoco amico”, la maggioranza mette in agenda la “Grande Cosenza”

CATANZARO L’agenda della politica regionale non è particolarmente fitta, nei prossimi giorni. In agenda due commissioni a Palazzo Campanella – la seconda Bilancio lunedì e la sesta Agricoltura martedì – e poi tra una decina di giorni la prima Commissione. Ed è proprio l’ordine del giorno di quest’ultima, la Prima, che fa alzare l’attenzione perché dà in realtà la misura della priorità che sembra animare il cammino della maggioranza di centrodestra nel futuro più immediato: il progetto di legge sulla “Grande Cosenza”, la città unica frutto della fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero, presentato dai consiglieri regionali di c del territorio. La seduta della Prima in programma il 6 novembre ha un particolare significato perché è l’ultima dedicata alle audizioni, e ad essere auditi saranno il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, del centrosinistra, che è contrario – non tanto nel merito quanto nel metodo adottato dal centrodestra – al progetto, poi il presidente dell’Anci Calabria, e presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, di Forza Italia, e quindi la commissione straordinaria prefettizia che si è insediata al Comune di Rende dopo lo scioglimento dell’ente per infiltrazioni della ‘ndrangheta.

Le fibrillazioni nella maggioranza

Finora il centrodestra è andato avanti a tappe forzate e abbastanza spedite, e a quanto risulta la proposta di legge sulla fusione, che avrebbe – si fa intendere da fonti della maggioranza – il pieno avallo del governatore Roberto Occhiuto, sarà esaminata e approvata dalla prima Commissione del Consiglio regionale nella seduta successiva a quella del 6 novembre e potrebbe approdare in aula quanto prima. L’intendimento sarebbe questo, solo che nella maggioranza non mancano le fibrillazioni: a crearle è l’area di Fratelli d’Italia che fa riferimento al senatore Fausto Orsomarso, che già in occasione dell’approvazione di una norma di una “Omnibus” preparatoria della fusione cosentina si era manifestata con toni critici in Consiglio regionale. E due settimane fa Orsomarso anche pubblicamente si è di nuovo espresso manifestando perplessità e resistenze, non tanto al merito della legge e al tema delle fusioni, quanto al metodo seguito nel caso di specie, metodo che secondo Orsomarso è troppo “calato dall’alto”. Non tutti in Fratelli d’Italia a quanto sembra sarebbero attestati su questa linea, a esempio Luciana De Francesco, presidente proprio della prima Commissione, appare lanciata in direzione opposta e più rapida, ma insomma un “nodo” da sciogliere e uno scoglio politico da superare c’è, nel centrodestra, e questo potrebbe creare più di una turbolenza nella maggioranza, soprattutto nei rapporti tra Fratelli d’Italia e Forza Italia, e proprio nel momento in cui lo stesso Occhiuto ha annunciato una sorta di dismissione di alcune deleghe in favore proprio di FdI. Ovviamente – va precisato – al momento non c’è che una fibrillazione, ma il clima che da Roma si irradia anche in vista delle elezioni europee del 2024 è già piuttosto arruffato nel centrodestra. (a. cant.)

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