CATANZARO Quattro condanne e due assoluzioni. Questo quanto stabilito dal Tribunale collegiale di Catanzaro al termine del processo nato dall’inchiesta “Orthrus” portata a termine nel 2019 dalla Distrettuale di Catanzaro contro la cosca Iozzo-Chiefari attiva nei territori di Torre di Ruggiero, Chiaravalle Centrale e territori limitrofi.
La pena più pesante è stata inflitta a Giuseppe Gregorio Iozzo condannato, come da richiesta della Procura distrettuale, a trent’anni di reclusione. Diciannove anni per Mario Iozzo (l’accusa ne aveva chiesto 26) e 17 a Luciano Iozzo (24 anni la richiesta).
Marco Sasso è stato, invece, condannato a a 16 anni e dieci mesi. Per lui la Procura aveva chiesto una condanna la richiesta di 16 anni.
Assolti Antonio Chiefari ed Antonio Gullà. Per il primo la pubblica accusa aveva chiesto una condanna a 20 anni, mentre per il secondo la pena sollecitata dalla Procura distrettuale era di 2 anni di reclusione.
Inoltre a Chiefari i giudici hanno restituiti i beni sequestrati nel corso dell’inchiesta ed hanno ritenuto inefficace la misura cautelare nei suoi confronti.
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