LAMEZIA TERME Torna Telesuonano, il talk show condotto da Danilo Monteleone e Ugo Floro, in onda eccezionalmente questo martedì alle 21 – sul canale 75 – de “L’altro Corriere tv”. Questa sera di scena un altro protagonista della vita pubblica regionale, Giuseppe Falcomatà, sindaco di Reggio Calabria. «Con il mio ritorno alla guida del Comune, inizia una fase nuova per la città e per l’ente intermedio, questo ci obbliga a fare qualche modifica nell’ambito dell’esecutivo e a ringraziare quanti hanno amministrato con passione e senso di responsabilità durante i 23 mesi di mia sospensione dalla carica di sindaco per effetto delle ben note vicende giudiziarie». Senza fronzoli, ma con eleganza, Giuseppe Falcomatà annuncia un bel rimpasto, che aprirà verosimilmente il secondo tempo di un film amministrativo mutilato nel primo. Stravaganze degli effetti della legge Severino che tutti (a parole) da destra a sinistra vogliono modificare, ma che è ancora lì, intatta, straordinariamente efficiente nel dimidiare presunti innocenti che hanno la ventura di amministrare.
«Un problema serio – dice Falcomatà jr – che dobbiamo risolvere attraverso il dialogo tra le forze politiche. A tal proposito mi piace registrare che il messaggio del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, all’indomani della mia assoluzione, vada proprio in questo auspicato verso. Così come l’attivismo dell’Anci che, nella propria ultima assemblea, ha ribadito l’urgenza di modifiche legislative non solo con rifermento alla Severino, ma anche al reato di abuso di ufficio, il più grande alleato della paralisi burocratica poiché esso inibisce il potere di firma». Ma è al futuro della sua Reggio Calabria che il rinato primo cittadino guarda: «Ho trascorso un periodo fosco, dove comunque ho potuto godere della vicinanza della mia famiglia, di amici e collaboratori, ora però è tempo di mettersi subito al lavoro, abbiamo 30 mesi davanti, un tempo non lunghissimo, ma neanche corto, entro il quale possiamo operare per ridare alla città quel protagonismo perso. Perché tu puoi delegare i poteri alle migliori persone, ma vuoi mettere il peso e il prestigio in ambito istituzionale di un sindaco pienamente legittimato dal consenso popolare?». (redazione@corrierecal.it)
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