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Crotone, partiti in fermento in vista dell’elezione del nuovo consiglio provinciale

I dirigenti di Fratelli d’Italia tra i più attivi nella campagna tesseramento. Forza Italia e Pd si muovono

Pubblicato il: 01/11/2023 – 10:01
di Gaetano Megna
Crotone, partiti in fermento in vista dell’elezione del nuovo consiglio provinciale

CROTONE Nella provincia di Crotone i partiti sono impegnati a fare tessere, preparare e celebrare congressi e impostare le truppe per l’elezione del nuovo consiglio provinciale. I più attivi nella campagna tesseramento sono stati i dirigenti di Fratelli d’Italia che, per la prima volta nella storia, sono riusciti a raggiungere il traguardo di superare 1.500 tesserati. Nel partito del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si attende ora di fissare la data dei congressi. In campo ci sono due correnti: quella del segretario provinciale, Michele De Simone, e quella che fa riferimento a Stano Zurlo, ex presidente della Provincia pitagorica. Sulla carta il segretario provinciale dovrebbe contare su un numero maggiori di tesserati. Il congresso, quando sarà celebrato, se le cose non dovessero cambiare, sancirà la nascita di una maggioranza e quella di una minoranza. Mentre FdI ha chiuso la fase del tesseramento, in Forza Italia le truppe sono in azione. Giungono voci che alcuni sindaci che avevano aderito al progetto proposto dal presidente della Provincia, Sergio Ferrari, abbiano richiesto l’iscrizione al partito fondato da Silvio Berlusconi, proprio su input di Ferrari. Se queste voci, che circolano con grande insistenza, dovessero trovare conferma vuol dire che Ferrari ha deciso di tentare di mettere le mani su FI per gestire meglio le elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale, che dovrebbero tenersi il prossimo mese di marzo (a 90 giorni dalla scadenza, prossimo mese dicembre). A contrastare la scalata di Ferrari ci sarà sicuramente Sergio Torromino, attuale segretario provinciale degli azzurri, che non ha mai dimenticato il ruolo che il presidente della Provincia ha avuto quando, anche dai livelli regionali del partito, hanno tentato di disarcionare l’ex parlamentare di Crotone. Torromino, dopo un periodo di riflessione, sembra essere tornato in campo anche con il proposito di togliersi qualche sassolino dalle scarpe. La novità è rappresentata dal fatto che, rispetto a due anni fa, quando è stato eletto con una maggioranza schiacciante, Ferrari potrebbe essere più debole sul piano elettorale, visto che ha perso pezzi importanti della sua invincibile armata. Erano con lui Giuseppe Fiorino e Leo Pedace, ora gli sono contro e faranno di tutto per indebolire la sua leadership. Contro rema anche Mario Megna, presidente del consiglio comunale di Crotone, alleato fedele di Torromino. Non è in discussione la carica di presidente, perché il mandato di Ferrari non è in scadenza, ma non avrà molte chance di governare se i nuovi consiglieri eletti a marzo prossimo non dovessero sostenerlo. Rispetto a due anni fa Ferrari, quindi, si è elettoralmente indebolito, mentre si è rafforzato il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, che ora ha un maggiore controllo dei consiglieri che lo sostengono. Si dice che potrebbe controllare il voto di 20 consiglieri. Alcuni di questi fanno parte della maggioranza “occulta”. Quando il loro voto serve, non viene a mancare. Il voto dei consiglieri di Crotone può, comunque, risultare determinante in una elezione di secondo livello qual è quella della provincia. La valutazione del “voto ponderato” fa contare di più quello espresso dai consiglieri che abitano nei comuni con più abitanti e Crotone è la città di gran lunga più popolosa della provincia pitagorica. Voce non va d’accordo con Ferrari, ma ha un legame di amicizia politica con Torromimo e Megna (è il suo presidente del Consiglio). Se questa amicizia dovesse tradursi in accordo anche per le provinciali la situazione di Ferrari è destinata a complicarsi, perché in questo accordo potrebbero confluire altri pezzi di movimenti e partiti. A questo punto Ferrari, per tentare di evitare la disfatta, dovrebbe puntare a fare l’en plein in Comuni “amici” come Cirò Marina, dove è sindaco, Isola Capo Rizzuto e Cutro. Non sarà in ogni caso un viatico tranquillo. Anche il Partito democratico sarà della partita, ma non ha ancora deciso che ruolo dovrà avere. L’unica cosa certa è che anche il Pd tenterà di ostacolare il viatico di Ferrari. Il nodo da sciogliere è se correrà da solo o con gli altri in un unico listone senza simboli. Intanto i dem sono impegnati nella ricostruzione del partito nei comuni del territorio, dove si stanno celebrando i congressi cittadini. Domenica scorsa si è tenuto il congresso di Cutro, dove è stato eletto segretario il farmacista Salvatore Frontera. A Cutro, secondo quanto è stato possibile apprendere, si è tentato di ricucire il partito uscito a pezzi dopo le vicende delle ultime elezioni amministrative. Si è tentato di convincere il movimento che fa riferimento all’ex assessore regionale Ciccio Sulla di rientrare, ma il tentativo sarebbe caduto nel vuoto perché questo gruppo avrebbe deciso di fare esperienze diverse dal Pd.

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