LAMEZIA TERME Neanche il tempo di festeggiare un successo arrivato in rimonta fra le mura amiche del “D’Ippolito” con il Sant’Agata, in una fase complicata della stagione. Per l’Fc Lamezia Terme, come una doccia gelata, è piovuta la notizia delle dimissioni – irrevocabili – del direttore sportivo Fabrizio Maglia. «Mi dispiace ma per problemi personali rassegno le dimissioni irrevocabili da direttore sportivo dell’FC Lamezia Terme» recitano le prime righe di uno stringato comunicato diffuso in serata. «Ringrazio la proprietà, la società, i componenti dello staff e tutti i collaboratori che hanno condiviso con me questi quattro mesi e più di lavoro. Auguro a tutti loro i migliori risultati sportivi immediati e futuri. Dispiace che, ad oggi, questa squadra non ha potuto dimostrare appieno tutto il proprio valore» recita il resto. Un addio motivato, ma che non nasconde una certa amarezza di fondo.
Già perché Maglia, dopo gli annunci di questa estate e il grande entusiasmo, ma anche le tante critiche dei vecchi supporter biancoverdi, lascia la squadra lametina in acque agitatissime. Settimo posto in classifica con 16 punti dopo 10 match disputati e lontana 14 punti dal Trapani in vetta, e un allenatore, Salvatore Marra, arrivato da troppo poco tempo per esprimere giudizi. Quello del ds Maglia è comunque un addio destinato a far rumore e si mischia al caos che ormai da tempo anima il club gialloblù lametino. Sono ancora troppi i dubbi e le perplessità su un progetto sportivo di fatto mai decollato. E il conto su quanti finora hanno lasciato la società continua a salire. È notizia di poco più di un mese fa, per esempio, l’addio dal consiglio direttivo della società di Angelo Ferraro mentre qualche mese prima era stato il fondatore della società ed ex presidente della defunta Reggina, Felice Saladini, ad aver lasciato il timone del club nelle mani di Massimo Amendola.
Ma che qualcosa si sia rotto nelle dinamiche dell’Fc Lamezia Terme è ormai un segreto di Pulcinella. A pesare, con ogni probabilità, gli scarsi risultati sportivi passati, finora giustificati solo perché raggiunti da un club relativamente giovane, sebbene costruito attraverso faraoniche campagne acquisti, e lo scarso (scarsissimo) appeal dei gialloblù tra i tifosi lametini che in larghissima parte non hanno mai digerito la sua fondazione, rimanendo ancorati alle “storiche” squadre lametine come Vigor e Sambiase, disdegnando un progetto giudicato “forzato” e che non è mai penetrato nei cuori dei tifosi lametini. L’autunno è ormai entrato nel vivo e le nubi, finora all’orizzonte, sono già sulle teste dei dirigenti lametini che, col naso all’insù, continuano a scrutare possibili soluzioni e vie d’uscita. Tra queste anche la possibilità di ritirare il titolo o, al massimo, continuare con gli under fino a fine stagione e cedere il titolo. Sono rumors, certo, ma di questi tempi a Lamezia ciò che sembra fantascienza si trasforma presto in realtà. (g.curcio@corrierecal.it)
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