COSENZA Sono davvero tante le zone di Cosenza in cui l’inciviltà regna sovrana tra l’indifferenza, e forse anche la rassegnazione, di una buona parte di cittadini. Dopo aver visitato le discariche abusive di via Antonino Catera, dell’ex Hotel Centrale e del quartiere Casali (che, va detto, dopo le nostre segnalazioni ancora resistono indisturbate), questa settimana il nostro “spazzatour” è arrivato nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo, a pochi passi dalla Fondazione Casa San Francesco d’Assisi (meglio conosciuta come Oasi Francescana).
Percorrendo la strada che da via Romualdo Montagna scende su via Guarnieri fino a raggiungere via Asmara, ai bordi del marciapiede, come si può notare nel video e nelle foto in basso, si possono trovare rifiuti di ogni genere, alcuni dei quali accatastati ai piedi degli alberi che dovrebbero abbellire il percorso dei pedoni. Continuando a camminare, ci si imbatte, sul lato opposto della strada, in un’altra discarica a cielo aperto, stavolta situata all’interno della vegetazione, come dimostrato sempre dalle foto in basso. Lì, cittadini scarsamente rispettosi del bene comune, depositano sistematicamente la spazzatura che producono, a cui aggiungono vecchi materassi, sedie di plastica, televisori non funzionanti, e tanto altro.
Tutto ciò accade in pieno centro cittadino, a pochi passi dal Municipio e da alcuni Istituti scolastici. È la stessa zona che nel recente passato è stata teatro delle veementi proteste da parte dei contadini e delle contadine che lì allestivano quotidianamente i propri banchi alimentari.
La situazione di degrado, già presente negli anni passati, aveva portato le ultime amministrazioni comunali ad interdire la zona ad ogni attività di commercio. Da allora nulla è cambiato (se non la collocazione dei mercanti che ancora non riescono a trovare un’area che possa soddisfare i requisiti di sicurezza igienico-sanitari necessari alle loro attività).
Ma, data per scontata l’evidente mancanza di rispetto per la “res publica” di alcuni cittadini, la speranza è che chi di dovere possa trovare soluzioni praticabili in breve tempo. (4. continua)
Per eventuali segnalazioni è possibile scrivere a redazione@corrierecal.it
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