Ha già causato cinque morti in Europa, tra cui un bimbo di 5 anni in Belgio, ed ora è arrivata in Italia, dove si contano tre morti in Toscana ed un disperso in Veneto: la tempesta Ciaran visiterà il nostro Paese almeno fino a domenica, con piogge e vento forte.
Un uomo di 85 anni è stato trovato morto questa sera nella sua abitazione al piano terra di una casa a Montemurlo, nella frazione di Bagnolo, vicino a Prato, in una stanza completamente allagata. I soccorritori ipotizzano che l’anziano non sia riuscito a raggiungere i piani alti e sia annegato. La zona di Prato è una delle più colpite, con esondazioni di torrenti.
La seconda vittima, comunicata poco prima della mezzanotte dal governatore toscano Eugenio Giani, si è registrata nel comune di Rosignano (Livorno).
La terza è una donna di 84 anni. Si sarebbe sentita male mentre stava spalando acqua dalla sua abitazione a Montemurlo.
«Abbiamo appena mandato dei gommoni a Seano, Quarrata e Campi Bisenzio, zone in questo momento difficilmente raggiungibili in altro modo per provvedere al sopralluogo di prima urgenza, inoltre abbiamo chiesto alla Protezione Civile Nazionale elicotteri per il trasporto urgente di persone in codice rosso», ha reso noto Giani.
In provincia di Firenze è esondato il fiume Bisenzio a Campi. «Abbiamo persone in grave difficoltà e stiamo aspettando i mezzi anfibi dei vigili del fuoco: le aree più colpite sono il centro e la zona di Capalle», ha detto la vicesindaca di Campi Bisenzio (Firenze) Federica Petti. Giani ha pubblicato un video che mostra le auto portate via dall’acqua: «Salite ai piani alti», ha detto. Appello analogo nella tarda serata di ieri dal sindaco di Prato Matteo Biffoni, che ha diffuso un messaggio invitando «a stare a piani alti, specie chi vive nelle zone intorno al fiume Bisenzio, a non uscire di casa, e soprattutto non andare sopra gli argini perché la situazione è gravissima. Abbiamo ancora pioggia e si teme il peggio».
Il Bisenzio è esondato anche a Prato. Il fiume ha portato via le auto parcheggiate. Forti criticità anche nella città. Oltre alla chiusura di tutti i sottopassi, l‘acqua è entrata all’interno dell’ospedale Santo Stefano, allagando i sotterranei e una parte del piano terra. La situazione è di emergenza. Nel territorio del comune di Prato intere frazioni sono allagate.
Problemi anche nel Pisano. A causa dell’allagamento al piano terra, secondo quanto si apprende, l’ospedale Lotti di Pontedera sospende l’attività chirurgica e anche il servizio di dialisi. Sale operatorie e reparto dializzati sono al piano terreno invaso dall’acqua.
Il maltempo sta causando danni in varie zone del Mugello, in provincia di Firenze. La Sieve, il fiume più importante della zona e che sfocia in Arno, è a filo nella zona di Sagginale. A Borgo San Lorenzo allagati il seminterrato e e il vano ascensori del locale ospedale.
«Ho dichiarato lo stato di emergenza regionale e sono già in contatto con il governo per quello nazionale. La situazione è davvero molto grave», ha fatto sapere ieri, in tarda serata, Giani.
Gli esperti della Regione Toscana si attendono nelle prossime ore (lo stesso Giani parla di mezzogiorno) una forte piena del fiume Arno, con transito del picco a Pisa venerdì, a mezzanotte. È quanto si apprende riguardo alle previsioni disponibili mentre il maltempo, con temporali continui, si è attestato sull’asse Livorno-Mugello. Nel bacino del fiume Sieve, massimo affluente dell’Arno, i livelli sono in crescita con superamento delle soglie di riferimento in Mugello e raggiungimento del massimo degli ultimi decenni sulle soglie a valle. Situazione da attenzionare per il rischio idrogeologico che può produrre dissesti repentini.
Nel bellunese un vigile del fuoco fuori servizio, che stava aiutando il padre a sistemare dei sacchi di sabbia lunga la sponda di un torrente, è scivolato, finendo nel corso d’acqua ingrossato dalle piogge, nella zona tra Puos d’Alpago e Bastia (Belluno). Sono una cinquantina i soccorritori, tra cui alcuni volontari, che stanno partecipando alle ricerche del vigile del fuoco 40enne, ma le precipitazioni stanno ostacolando le operazioni. Lo stesso ostacolo che rende difficili le ricerche di un quarantenne, disperso da mercoledì sui monti Lessini.
Sotto osservazione i fiumi; il picco della piena dell’Adige è previsto per stamattina in transito a Trento, e nel tardo pomeriggio o nella serata di oggi ci sarà il passaggio a Verona. A Vicenza l’aumento del livello del Bacchiglione e dei torrenti ha fatto decidere l’apertura dei bacini di laminazione. Per la giornata di oggi ci si aspettano venti fino a 130 km all’ora e temporali intensi: per questo si chiuderanno le scuole nella regione partendo dalle province più esposte. A Belluno e Verona stop alle lezioni, alunni a casa anche in 42 Comuni del Trevigiano su 95. Fino alla alla mezzanotte di oggi Udine ha chiuso parchi e giardini pubblici, impianti sportivi, musei, biblioteche, cimiteri. Anche Trieste ha chiuso i giardini. Tra le due regioni in allerta rossa Trenitalia ha sospeso la circolazione dei treni sulle tratte Portogruaro-Casarsa e Portogruaro-Trieste, e anche l’Azienda di trasporto del Veneto orientale ha sospeso tutti i collegamenti bus verso il Friuli. Allerta arancione in Trentino. Sotto osservazione ci sono i corsi d’acqua e i versanti per possibili eventi franosi; in arrivo temperature più basse e vento. Stesso ‘colore’ in Emilia-Romagna, dove si attendono forti temporali in particolare nelle aree montane centro-orientali.
Il Levante Ligure si conferma arancione e preoccupa il mare: Sono previste onde fino a sei metri. A Milano c’è preoccupazione per una nuova esondazione del Seveso. Intanto piove intensamente e la raccomandazione ai cittadini è non sostare sotto alberi e impalcature, oltre a mettere in sicurezza i vasi sui balconi. Anche la Toscana prosegue con l’allerta arancione, a Viareggio oggi saranno chiuse scuole e pinete e stop alle lezioni nella provincia di Massa Carrara.
Nel Lazio è allerta gialla, mentre il Sud corre ai ripari, chiudendo le scuole oggi a Napoli, Caserta, Benevento e Salerno. Per tutta la giornata di oggi a Taranto sarà vietato poi l’accesso alle aree alberate di giardini, parchi, ville e cimiteri cittadini.
Nel resto d’Europa intanto il bilancio è tragico: nel nord-ovest della Francia le raffiche di vento hanno raggiunto i 200 km orari e un albero, cadendo su un Tir, ha ucciso un camionista. A Le Havre un’altra vittima del maltempo mentre si contano anche sedici feriti in tutto il paese. In Belgio le vittime sono due, tra cui un bambino di 5 anni colpito da un ramo mentre giocava in un parco; un altro bambino, di 3 anni, è rimasto ferito. A Gand un albero è caduto su due passanti: uno è morto e l’altro è rimasto ferito; un ferito anche ad Anversa. Una vittima anche in Spagna, nel centro di Madrid: una ragazza ventenne è stata uccisa dalla caduta di un albero.
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