L’alluvione che ha sconvolto la Toscana settentrionale lascia dietro di sè un paesaggio stravolto da allagamenti, smottamenti e frane, alcune centinaia di sfollati, soprattutto nell’area di Campi Bisenzio, tra Firenze e Prato, circa 20mila famiglie ancora senza elettricità, a cui si aggiungono ingenti danni a case e aziende invase da acqua e fango. Per far fronte alla drammatica situazione il Consiglio dei ministri ha decretato lo stato di emergenza. A rendere ancor più pesante il bilancio della peggiore alluvione dell’ultimo mezzo secolo, come l’ha definita il presidente della Regione, Eugenio Giani, da quando l’Arno stravolse Firenze il 4 novembre 1966, ci sono sette morti e due dispersi. Nel tardo pomeriggio di giovedì 2 novembre, mentre tornavano in auto verso casa a Lamporecchio (Pistoia) Antonino Madonia, 70 anni, e sua moglie Teresa Perone, 65 anni, sono stati travolti dalla furia delle acque. Erano al telefono con la figlia quando il ponte di via Podere Videtto nel comune di Lamporecchio quando la strada ha ceduto e loro auto si è ribaltata. Il corpo di Madonia, ex macellaio molto conosciuto a Lamporecchio, è stato recuperato questa mattina intorno a mezzogiorno a circa tre chilometri di distanza dall’auto mentre quello della moglie è stato individuato oggi pomeriggio. A Montemurlo, in provincia di Prato, l’esondazione del torrente Bagnolo ha provocato due anziane vittime, che non sono riuscite a mettersi in salvo ai piani alti delle loro case. Teresa Pecorelli, 84 anni, stava cercando di svuotare il suo appartamento dall’acqua ha accusato un malore: quando i soccorsi sono arrivati per lei non c’era più nulla da fare. Alfio Ciolini, 85 anni, è stato trovato con la testa riversa nell’acqua, morto annegato, in una stanza della sua abitazione al pian terreno nella frazione di Bagnolo. Secondo le forze dell’ordine, l’ipotesi più probabile è che il pensionato, che aveva difficoltà di movimento, non sia riuscito a raggiungere il piano superiore mentre l’acqua invadeva la casa ed è scivolato battendo la testa. A Prato un uomo di 73 anni, di cui al momento non è stata resa nota l’identità, è rimasto folgorato nella sua casa di via Cantagallo mentre cercava di staccare la corrente elettrica. Sul caso sono in corso le indagini della polizia. A Montale, in provincia di Pistoia, è morta per un malore nella sua casa Loriana Giaccherini, 68 anni. A causare il decesso potrebbe essere stato lo spavento per il nubifragio che si era abbattuto in viale Alfieri, trasformato in un lago. Anche in questo caso quando sono arrivati i soccorritori con il gommone, la donna era già morta. In provincia di Livorno è morta Giovanna Innocenti, 83enne livornese, ospite della casa di riposo privata “Il Molino” di Rosignano Marittimo. Dalle prime ricostruzioni, non è ancora chiara la causa del decesso. Un malore potrebbe aver colpito l’anziana durante le operazioni di soccorso ed evacuazione dalla rsa oppure potrebbe essere stato un annegamento dovuto all’onda d’urto di acqua, detriti e fango scaricata dall’esondazione del torrente Sanguigna, che scorre nelle vicinanze. Il decesso è sarebbe avvenuto mentre erano in corso le operazioni di evacuazione dell’edificio in cui erano ospitate 22 persone non autosufficienti. Quanto agli scomparsi, a Campi Bisenzio (Firenze) non si ha più notizie dalla serata del 2 novembre di un uomo di 69 anni, per il quale la Prefettura di Firenze ha attivato le ricerche affidate al coordinamento dei carabinieri. A Prato non si trova invece un anziano di 84 anni: l’uomo si era recato nel pomeriggio di ieri in auto in uno studio medico ma non ha fatto rientro a casa. I carabinieri oggi hanno ritrovato l’auto vuota del pensionato vicino al greto di un torrente a Galceti, nel comune di Prato. (Adnkronos)
x
x