VIBO VALENTIA Violazione degli obblighi di assistenza nella responsabilità genitoriale. È l’accusa formulata dai figli di Ruud Gullit che hanno denunciato il centrocampista della nazionale olandese e stella del Milan degli anni Novanta.
La querela, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, è stata registrata dalla procura calabrese di Vibo Valentia e il motivo, secondo quanto sostenuto dai due fratelli, risiede nel mancato versamento dell’assegno di mantenimento in seguito al divorzio dalla moglie: «Nostro padre si rendeva presto inadempiente, accumulando nel tempo un debito rilevante. Nel mese di ottobre 2017 nostra madre sottoscriveva nuovamente un accordo con nostro padre al fine di regolare il debito pregresso».
A sporgere querela Quincy Georges e Cheyenne Dil, rispettivamente di 32 e 29 anni, figli nati dall’unione del campione di calcio e dell’ex modella Cristina Pensa. Al padre i due hanno chiesto un risarcimento di circa 500 mila euro per anni di mantenimenti mai versati.
«Fosse stato un padre presente non avrei mai creato una situazione del genere, ma voglio giustizia». Ha spiegato al Corriere della Sera il maggiore Quincy George di 32 anni. Secondo il suo racconto il padre Ruud Gullit, non solo non avrebbe più versato gli alimenti ai figli, ma sarebbe svanito dalle loro vite.
«Non risponde ai messaggi di auguri per le festività», si legge nella denuncia presentata dai due alla Procura di Vibo.
Il 32enne figlio di Gullit ha puntualizzato al Corriere della Sera: «Non voglio fare il mantenuto, è ovvio che quei soldi possono aiutarci ma è soprattutto una rivalsa morale». Spiegano al giornale diretto da Luciano Fontana come il famoso campione olandese del Milan sia sparito dalla vita del 32ennne fin da quando aveva 5 anni, per poi ricomparire quando ne aveva 12 ma è sparito di nuovo.
Ricostruendo la vita di Quincy, il Corriere della Sera ha spiegato che il maggiore dei figli di Gullit dopo aver cercato di fare il calciatore e militato una squadra svizzera, ma senza raggiungere successi avrebbe attraversato un periodo buoio.
Una crisi risolta grazie ad un gruppo di preghiera che Quincy ha incontrato in Calabria nel Vibonese. Da qui la motivazione della querela presentata alla Procura del capoluogo. Saranno i magistrati del pool diretto da Camillo Falvo, ora a chiarire i contorni della vicenda e disporre nel caso il rinvio a giudizio del famoso calciatore olandese. (redazione@corrierecal.it)
x
x