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La Camera penale di Cosenza si mobilita per il rilascio di Nasrin Sotoudeh

L’avvocata iraniana è iscritta alla Camera penale di Cosenza dal 2019. E’ stata arrestata perché non indossava il velo

Pubblicato il: 06/11/2023 – 21:05
La Camera penale di Cosenza si mobilita per il rilascio di Nasrin Sotoudeh

COSENZA Nasrin Sotoudeh è iscritta alla Camera penale di Cosenza dal 2019. L’avvocata iraniana per i diritti umani è stata arrestata durante il funerale della 16enne Armita Garavand. «Nasrin è stata colpita con un taser» – si legge su Il Dubbio. Le notizie giungono dalla prigione femminile di Qarchak, dove da domenica scorsa la donna si trova reclusa. Della vicenda si è interessata la Camera Penale di Cosenza.

La storia

Lo scorso mese di aprile, la Magistratura iraniana ha condannato l’avvocata iraniana Nasrin Sotoudeh alla pena di 38 anni di prigione ed a 148 frustate da infliggere sulla pubblica piazza. «La inumana condanna a pena, anche, corporale pur essendo riferita ad una serie di reati contro la sicurezza nazionale e la morale pubblica, quali lo spionaggio, la propaganda contro lo Stato, la collusione contro la sicurezza nazionale, l’istigazione alla corruzione ed alla prostituzione – riguarda esclusivamente “l’essere Avvocata”», fanno sapere in una nota i penalisti cosentini. Che aggiungono: «la collega è rea, nella sostanza, di aver difeso donne iraniane che avevano tolto il velo per protesta contro l’obbligo di indossarlo, di aver espresso forme di censure contro l’applicazione della riforma dell’articolo 48 de1 codice penale iraniano (nella parte in cui è stato introdotto il divieto, per l’imputato di determinati reati quali crimini politici e mediatici, di nominare un avvocato di fiducia, limitando la scelta nel ristretto novero di venti legali – su ventimila iscritti – in un apposito registro validato dall’Autorità giudiziaria iraniana), di essere apparsa in pubblica udienza senza “hijab”». Il Parlamento europeo ha riconosciuto nella avvocata iraniana, il simbolo della lotta al fondamentalismo religioso ed alla discriminazione femminile in Iran e l’ha insignita, nel 2012, del “Premio Sakharov per la libertà di pensiero”. Per questi motivi, la Camera penale di Cosenza ha organizzato una giornata dedicata alla collega iraniana dal titolo “Chi difende l’avvocato?”, in programma il 10 novembre alle 10 al Tribunale di Cosenza. (f.b.)

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