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A Reggio Calabria cittadini in piazza: «Il degrado è sotto gli occhi di tutti»

Avanzata la richiesta di emanazione di un regolamento comunale sui comitati di quartiere. «Ci siamo sentiti presi in giro»

Pubblicato il: 07/11/2023 – 7:29
di Mariateresa Ripolo
A Reggio Calabria cittadini in piazza: «Il degrado è sotto gli occhi di tutti»

REGGIO CALABRIA Protesta nella centralissima piazza Italia a Reggio Calabria, davanti al palazzo comunale e alla sede della Città metropolitana, dove i cittadini si sono riuniti per denunciare «il degrado generale in città». Il gruppo civico MITI UdS e la Rete dei Comitati di quartiere hanno organizzato una manifestazione rivendicando, tra le altre cose, l’emanazione di un regolamento comunale sui comitati di quartiere.

«Reggio “on sale” svendita totale a Catanzaro e Cosenza. Stop saccheggi»: si legge su uno dei cartelli affissi in piazza. Diverse poi le “foto-denuncia” dello stato di degrado dei vari quartieri.

«Una situazione mortificante per tutti i cittadini»

«Il degrado è sotto gli occhi di tutti – afferma Filomena Malara – è difficile addirittura trovare una cosa che vada bene, una situazione mortificante per tutti i cittadini». Il gruppo che si è riunito in piazza ha denunciato lo stato di «una città ridotta purtroppo ai minimi termini, dove i disservizi sono ormai eventi quotidiani, gran parte delle infrastrutture fatiscenti e inadeguate, cantieri perenni ed opere incompiute in ogni quartiere, mancanza di organizzazione del territorio, economia e turismo quasi inesistenti».

La richiesta di emanazione di un regolamento comunale sui comitati di quartiere

«Siamo qui come rete dei comitati di quartiere – ha spiegato ai nostri microfoni uno degli organizzatori, Fabio Putortì – in quanto da anni stiamo lavorando per l’emanazione di un regolamento comunale sui comitati di quartiere. Siamo stati in commissione, abbiamo fatto incontri ufficiosi anche con l’amministrazione sperando che questo regolamento previsto dalle normative vigenti potesse andare in porto e quindi alla delibera del Consiglio comunale. Invece, – prosegue Putortì – giunti all’ultimo passaggio, purtroppo abbiamo visto che si sono alzati dei muri, non sappiamo quali siano le motivazioni e pertanto ci hanno rimpallato tra commissione e segretario generale, che tra l’altro poi abbiamo saputo che si è dimesso, quindi purtroppo si è bloccato l’iter che dovrebbe portare il regolamento comunale alla delibera del Consiglio. Siamo qui perché ci siamo sentiti presi in giro dopo mesi e anni di collaborazione e di disponibilità. Come comitati di quartiere vogliamo che i comitati, secondo normativa, siano riconosciuti al fine di una grande utilità che sarebbe quella di efficientare la spesa pubblica, in quanto prima di impegnare le risorse nel bilancio comunale si dovrebbero, così come prevede la normativa, consultare i comitati e impegnare le spese per quello che effettivamente sono le esigenze sul territorio, oltre naturalmente ad eliminare tutte quelle eventuali zone grigie di cattiva amministrazione».

L’incontro con l’amministrazione comunale

Nel corso della manifestazione una delegazione del gruppo di cittadini è stata ricevuta dall’assessore comunale ai Lavori pubblici Rocco Albanese. «E’ stato sottoscritto un atto di impegno. – ha spiegato Putortì al termine dell’incontro – Tra otto giorni saremo ricevuti dal sindaco in persona. Non ci fermeremo e continueremo a controllare, monitorare e ad essere uniti».

Albanese: «Comitati di quartiere sono una ricchezza»

«Concordo sull’esigenza di portare in tempi brevi all’esame del Consiglio comunale la proposta per il regolamento sui comitati di quartiere», ha fatto sapere tramite una nota Albanese a margine dell’incontro, e ha aggiunto: «Questi soggetti costituiscono una ricchezza per l’amministrazione, un metro di confronto quotidiano che ci consente di arrivare anche li dove, su un territorio vasto e variegato come il nostro, la macchina amministrativa non riesce a mettere a fuoco ogni giorno i problemi e le necessità della comunità. Sono convinto che il Consiglio sarà sensibile a questi aspetti, la nostra è un’Amministrazione comunale che è geneticamente votata all’ascolto e alla partecipazione civica e popolare. I rappresentanti dei comitati non devono temere nulla. Se ci è voluto tempo per mettere a punto una proposta è perché l’Amministrazione tiene molto a questi temi e si è lavorato in questi mesi per fare in modo che gli istituti partecipativi e la regolamentazione dei comitati potessero essere incardinati in maniera più efficace».

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