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“Grande Cosenza”, Caruso: «Soddisfatto dell’audizione in Commissione regionale»

Il sindaco del capoluogo bruzio dopo la seduta a Palazzo Campanella: «Ho apprezzato la posizione di settore della maggioranza»

Pubblicato il: 07/11/2023 – 16:30
“Grande Cosenza”, Caruso: «Soddisfatto dell’audizione in Commissione regionale»

COSENZA «Sull’esito della mia audizione in Commissione Affari istituzionali del Consiglio Regionale della Calabria non posso non essere soddisfatto. Ritengo assai importante la condivisione espressa dagli on.li Ernesto Alecci e Davide Tavernise, per nulla scontata, incentrata sull’obiettività delle valutazioni date. Particolarmente ho, poi, apprezzato gli interventi e le valutazioni che sono stati espressi da settori della stessa maggioranza di governo regionale. In particolare, ho registrato le dichiarazioni di ampia disponibilità a condividere il progetto della città da parte degli on.li Pietro Molinaro e Giuseppe Graziano soprattutto per quanto attiene ai tempi e alle modalità che dovranno caratterizzare il percorso di fusione. Non meno importante è stata l’attenzione verso la proposta dello studio di fattibilità e la richiesta del parere da inoltrare alla Corte dei Conti». Lo afferma il sindaco Franz Caruso all’indomani del confronto istituzionale avvenuto ieri a Palazzo Campanella in merito al Disegno di Legge a firma dei consiglieri regionali di centro destra: “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero”. Una dichiarazione che arriva a pochi giorni dalla conferenza stampa convocata dal primo cittadino in vista proprio dell’audizione.
«L’ho sempre pensato e con onestà sempre dichiarato – prosegue Franz Caruso – che c’è una parte del centrodestra che, a prescindere dalla naturale contrapposizione partitica ed ideologica, su tematiche ed argomentazioni “giuste”, perché di oggettivo beneficio collettivo supera i paradigma dei partiti e si apre al confronto. In questo senso, pertanto, mi auguro e spero che gli emendamenti al disegno di legge sull’istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero da me ufficialmente presentati ieri, vengano accolti per realizzare quella grande città economicamente solida, moderna e sostenibile, necessaria per proiettarci verso un futuro migliore e di sviluppo. Ed, infatti, per come ho sempre sostenuto, ritengo necessaria la costituzione del Comune Unico tanto da aver inserito questo tema, unico tra i tanti, come claim sin dalla fase di presentazione della mia candidatura a sindaco di Cosenza, sostenendo sin da allora, però, che ciò doveva avvenire attraverso un processo graduale e partecipato per dar vita ad una esperienza positiva capace anche di aprire la strada ad altre significative unificazioni. Da allora non ho mai cambiato idea e, anzi, nei fatti ho perseguito questo obiettivo senza forzature e insieme agli altri colleghi sindaci di Rende e Castrolibero abbiamo dato vita ad atti propedeutici di integrazione di sevizi importanti quale, per fare un solo esempio, quello del trasporto pubblico locale approvando, nell’ottobre 2022, la costituzione di un ambito territoriale per l’unificazione del servizio di trasporto, in prosecuzione dell’iter burocratico partito nel 2015 con la legge regionale n. 35 che istituiva l’Autorità Regionale dei Trasporti della Calabria. Un tema, quello della mobilità, che ritengo centrale nella costituzione del Comune Unico, che ha avuto una brusca frenata, però, proprio dal Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, che ha cancellato con un colpo di spugna la realizzazione della metropolitana leggera Cosenza,Rende, Unical dimostrando di predicare bene e di razzolare malissimo. Nel senso che, da una parte si manifesta la volontà di portare avanti una fusione a freddo delle tre realtà in maniera forzata e veloce, baypassando procedimenti democratici e condivisi, mentre dall’altra si scippano al territorio opere strategiche che vanno nella direzione dell’integrazione e della unificazione reale».
«Ora comunque – conclude il sindaco Franz Caruso – nel prosieguo delle procedure ritengo che possa e debba prevalere il bene collettivo rispetto ad interessi altri neanche tanto nascosti per come si evince da alcune dichiarazioni di rappresentanti istituzionali che continuano a mortificare il proprio ruolo facendo gli ascari di parte. A questo proposito, dopo aver riconosciuto il lavoro portato avanti dalla Commissione Affari Istituzionali, ho chiarito alla presidente De Francesco, che non ho aggettivato fascista la proposta di legge di istituzione del nuovo Comune unico, ma la legge omnibus che ha emendato una serie di leggi vigenti, tra cui il co.3 dell’art.5 della legge n.15/2006 che prevedeva, come presupposto per la fusione dei Comuni, la delibera consiliare di ogni singolo ente territoriale interessato. Con la modifica apportata al suddetto comma, i Comuni vengono estromessi completamente dal processo decisionale. Per cui ribadisco che, l’approvazione della omnibus, è, per quanto mi riguarda, un provvedimento illiberale, antidemocratico e fascista perché in tal modo la Regione può decidere autonomamente ed arbitrariamente di cancellare i singoli Comuni per dare vita ad un unico Comune».

La nota dei consiglieri comunali di opposizione

«Un altro importante passo avanti è stato compiuto ieri nella I commissione regionale sulla legge di fusione dei Comuni di Cosenza, Castrolibero e Rende, con l’audizione del Presidente della Provincia e Presidente Regionale Anci Rosaria Succurro e del Sindaco di Cosenza Franz Caruso (quest’ultimo, finalmente ha partecipato ai lavori!)»: inizia così la nota unitaria dei consiglieri di opposizione a Palazzo dei Bruzi. Secondo Caruso, Cito, D’Ippolito, Dodaro, Lucanto, Ruffolo, Spadafora e Spataro «si è tracciata così una linea retta sulla validità del progetto della Grande Cosenza. Riteniamo stucchevole, ad ogni modo, il fatto che il primo cittadino della città Brutia dimostri ormai la sua nota ambiguità nel riconoscere fino in fondo l’importanza della città unica, confermando il suo “SI’” alla fusione ma non condividendone al contempo il processo. Lo invitiamo a partecipare attivamente, senza porre ostacolo alcuno, al processo di modernizzazione del futuro comprensorio, abbandonando una volta per sempre termini che poco hanno a che fare con un linguaggio istituzionale e di confronto democratico. Le numerose audizioni, i diversi confronti fortemente voluti e portati avanti da mesi dalla Regione Calabria dimostrano l’alto senso democratico seguito per il raggiungimento di questo traguardo storico. Nulla a che fare con colpi di mano e battaglie solitarie, convinzioni figlie, invece, dei soliti fantasmi che si aggirano nella compagine guidata dal sindaco Caruso, il quale rischia di apparire solamente spaventato dal non trovar più posto nella futura città per colpa della sua fallimentare gestione. Ci costa anche riprendere le infelici uscite di un consigliere comunale di maggioranza, ricordando che l’obiettivo di unificazione verrà raggiunto nel rispetto e beneficio dei cittadini: peggio sarebbe l’immobilismo di certa politica».
Gli 8 esponenti di minoranza registriamo poi «la pronuncia del TAR di Catanzaro in merito al ricorso, fortemente voluto dalla compagine del Sindaco Caruso, avverso la decisione della Regione Calabria di affidare il servizio di redazione di un documento di fattibilità delle alternative progettuali del Nuovo Ospedale. In relazione alle ultime affermazioni del Sindaco, volte a ricercare aspetti favorevoli pur nel conclamato fallimento dell’azione giudiziaria intrapresa, affermiamo che non è necessario essere esperti di diritto per rilevare in una pronuncia di inammissibilità del Giudice un senso di difetto intrinseco, in partenza, di inadeguatezza in sé dell’atto di iniziativa dell’Amministrazione, la quale ha solo ritardato una corretta e legittima procedura amministrativa. Peraltro, siamo certi che anche quando l’interesse del Comune di Cosenza potrà considerarsi “attuale” a termini di legge, ogni eventuale ostracismo dell’attuale Sindaco si rivelerà comunque vano, posto che la Regione sta operando, con atteggiamento scevro da anacronistici provincialismi, a vantaggio di un interesse nettamente predominante che è quello di un’intera comunità di area vasta. Con la città Unica verrà tranciata finalmente l’egoistica convinzione che l’ospedale è solo di quel territorio dove ricade: la sanità, la buona sanità è per tutti e anche su questo argomento auguriamo buon lavoro al Presidente Occhiuto», concludono Caruso, Cito, D’Ippolito, Dodaro, Lucanto, Ruffolo, Spadafora e Spataro.

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