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Le motivazioni

Nuovo ospedale di Cosenza, «L’area di Vaglio Lise non è esclusa»

Secondo il Tar Calabria, il ricorso presentato dal Comune di Cosenza «si palesa inammissibile per carenza di interesse attuale e concreto»

Pubblicato il: 07/11/2023 – 21:06
Nuovo ospedale di Cosenza, «L’area di Vaglio Lise non è esclusa»

COSENZA Continua a far discutere la pronuncia del Tar Calabria (Sezione seconda) in merito al ricorso presentato dal Comune di Cosenza contro la Regione Calabria, per l’annullamento del decreto dirigenziale riferito alla “Realizzazione del Nuovo Ospedale e della Cittadella della Salute di Cosenza”. Da una parte, la maggioranza di Palazzo dei Bruzi decisa a ribadire la scelta – già approvata in Consiglio Comunale – di Vaglio Lise quale unico e solo sito sul quale far sorgere il nuovo ospedale di Cosenza. Dall’altra parte, la Regione che ha aperto e inserito ulteriori e possibili siti che potrebbero risultare idonei ad ospitare il nuovo hub.

La motivazione del Tar

Il Collegio, «pur ritenendo la legittimazione ad agire del Comune di Cosenza, quale ente
esponenziale, dedito alla cura dell’interesse collettivo a mantenere nell’ambito del
territorio comunale non rileva l’ulteriore requisito richiesto per l’implementazione
di un giudizio di legittimità avanti alla costituito dall’interesse attuale a
ricorrere
». Secondo i giudici amministrativi, infatti, «il processo amministrativo non può essere utilizzato solo in previsione di possibili effetti astrattamente pregiudizievoli, ma futuri, per la parte, senza che sia precisato il risultato utile e concreto che essa intenda in tal modo conseguire dall’immediato annullamento dell’atto impugnato. Esso postula che
l’atto impugnato abbia prodotto in via diretta una lesione “attuale” della posizione
giuridica sostanziale dedotta in giudizio, che non sussistecon conseguente
inammissibilità del ricorso
– quando l’atto, ancorché avente natura provvedimentale,
sia privo di immediata ed autonoma lesività». Scrivono ancora i giudici: «l’interesse ad agire costituisce la condizione per proporre l’azione giurisdizionale impugnatoria davanti al giudice e tale interesse deve necessariamente possedere il requisito dell’attualità». In buona sostanza, come si legge dalla sentenza del Tar: «L’inammissibilità di un siffatto ricorso, pertanto, deriva dalla totale assenza di un concreto interesse sotteso all’azione proposta, dato dal fatto che il provvedimento impugnato, soprattutto se atto endoprocedimentale, è privo di qualsiasi possibile effetto lesivo diretto e attuale nei confronti della parte ricorrente».

«Vaglio Lise non è l’unico sito idoneo»

Il pomo della discordia è il sito. Per il Comune di Cosenza l’unico in grado di ospitare il nuovo ospedale della città è Vaglio Lise, la Regione – invece – non esclude di individuare altre aree ritenute idonee. Sul punto, si soffermano i giudici amministrativi: «il Collegio rileva che, dal tenore del decreto impugnato e degli atti correlati, non si evince che il sito di “Vaglio Lise”, che il Comune ricorrente ritiene l’unico idoneo alla collocazione del nuovo ospedale, sia escluso a tali fini con la nuova procedura». Nello stesso Capitolato Speciale approvato dalla Regione, al punto 2.4, è precisato che «lo studio dovrà confermare la possibilità di creare un nuovo Ospedale unico nell’area già individuata nello studio di fattibilità in Località Vaglio Lise, confrontandola con la possibilità di realizzare la nuova struttura su due nuove aree, individuate dalla Regione successivamente alla redazione dello studio di fattibilità 2017, e dunque non analizzate nello studio». In buona sostanza, con i provvedimenti impugnati, «l’area di “Vaglio Lise” non risulta esclusa e, anzi, potrebbe fornire un parametro di riferimento sulle conclusioni di cui al precedente progetto stilato nel 2017».

«La Regione dovrà procedere senza indugi»

Il Tar, in conclusione, sottolinea l’inammissibilità del ricorso «per carenza di interesse attuale e concreto», ma lancia un monito alla Regione quando annota: «dovrà procedere senza ulteriori indugi alla conclusione della procedura aperta, come bandita, richiedendo un approfondimento particolare sulle eventuali criticità emerse riguardo al già prescelto sito di “Vaglio Lise” e motivando adeguatamente, alla luce dei ricordati eventi del 2017, in ipotesi di conclusione negativa e di scelta di altra allocazione». (redazione@corrierecal.it)

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