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Provinciali Crotone, Voce potrebbe essere della partita

Per presentare la lista autonoma avrà, però, bisogno di 27 sottoscrittori della sua proposta

Pubblicato il: 07/11/2023 – 20:31
di Gaetano Megna
Provinciali Crotone, Voce potrebbe essere della partita

CROTONE Il movimento civico fondato dal sindaco di Crotone, Vincenzo Voce, “Crescere” dovrebbe partecipare alle elezioni provinciali, ipotizzate per il prossimo mese di marzo, con una propria lista di candidati. L’idea di Voce è quella di metterci la faccia e partecipare al voto con il proprio movimento e di rinviare, a risultato ottenuto, la questione delle alleanze. Per presentare la lista autonoma avrà, però, bisogno di 27 sottoscrittori della sua proposta. Firme di consiglieri comunali e sindaci. Trattandosi di una elezione di secondo livello, circoscritta esclusivamente agli eletti nei 27 Comuni della provincia di Crotone, le liste dovranno essere sottoscritte solo dagli eletti. Sulla carta Voce non ha le 27 firme e dovrà, quindi, lavorare per convincere una decina di eletti in altri comuni di condividere il suo progetto. Potrà anche tentare di allargare la propria maggioranza. In questo momento, sempre sulla carta, la maggioranza di Voce veleggia tra 17 e 19 consiglieri. Non avrebbe problemi di numeri (firme) se, invece, decidesse di fare fronte comune con il presidente del consiglio comunale, Mario Megna, il segretario provinciale di Forza Italia, Sergio Torromino, Leo Pedace e Giuseppe Fiorino. L’attuale consiglio provinciale, che si riconosce nella leadership di Ferrari, andrà in scadenza il prossimo mese di dicembre e le elezioni dovrebbero appunto tenersi entro 90 giorni da questa data. L’unico a restare in carica tra gli eletti di due anni fa è il presidente, perché il suo mandato scade nel 2025 (dura in carica quattro anni). Rispetto alle elezioni di due anni fa, quando la coalizione di Ferrari ha stravinto, però, è totalmente cambiata la geografia della rappresentanza. La corazzata che aveva eletto Ferrai e i consiglieri di maggioranza è del tutto cambiata. Con Ferrari non ci sono più Megna, Torromino, Pedace e Fiorino. In questo momento questo fronte è unito dall’obiettivo di ingabbiare Ferrari, eleggendo la maggioranza dei consiglieri. Nel caso in cui gli oppositori di Ferrari dovessero ottenere più eletti del presidente per lui sarà dura restare a galla per il resto della consiliatura.

Il nodo alleanze

Voce sarà della partita e il primo nodo da sciogliere nel suo campo è quello dell’alleanza, anche se lui pensa con determinazione a misurarsi con la lista di “Crescere”. Se rinuncia a presentare la lista con il suo movimento, per puntare ad una alleanza con Megna, Pedace e Fiorino, non avrebbe nessun problema di numeri. Ferrari, dal canto suo, non sta a guardare. Ha lavorato al tesseramento di Forza Italia nella speranza di potere avere la gestione del partito. Questo si racconta nel centrodestra della provincia pitagorica. Rispetto al voto di due anni fa ha, comunque, perso pezzi importanti che spera di sostituire con l’appoggio di alcuni sindaci. Punterebbe in particolare sull’alleanza con Isola Capo Rizzuto e Cutro. Secondo quanto si racconta ad Isola Capo Rizzuto potrebbe essere scoppiata qualche grana. Ci sarebbe stata qualche frizione nella maggioranza per come si è conclusa la vicenda del dimensionamento scolastico. Sempre secondo quanto si racconta, il sindaco Maria Grazia Vittemberga non avrebbe gradito la soluzione adottata nel riconoscere l’autonomia scolastica approvata per le scuole di secondo grado. Un’autonomia troppo fragile e non destinata a durare nel tempo. A Isola Capo Rizzuto c’è da affrontare anche il problema delle alleanze. Fratelli d’Italia ha diffuso un documento con il quale il prende le distanze dall’amministrazione per la presenza nelle fila maggioranza di Raffaele Gareri, alleato di ferro di Ferrari. Nel caso in cui, nella futura coalizione che sosterrà Ferrari, dovesse esserci anche Gareri, FdI non farà parte della coalizione. Lo chiederebbero i circa 150 iscritti al partito. Il Partito democratico sta lavorando sotto traccia per allestire una propria lista fatta per lo più da sindaci. La partita delle provinciali si annuncia complessa e ricca di colpi di scena.

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