COSENZA Le forze dell’ordine le chiamano “batterie“, riferendosi ai gruppi formati da due o più soggetti e dediti ai furti nelle abitazioni in determinati periodi dell’anno. Compiono una sorta di pesca a strascico, percorrendo chilometri lungo i paesini della Calabria mettendo nel mirino abitazioni ed appartamenti. E’ quanto sta accadendo nelle ultime settimane, con la “banda della Mercedes bianca” immortalata in alcuni scatti e in diversi video amatoriali – condivisi via social – mentre entra in azione scavalcando cancelli e recinzioni per violare le proprietà private e forzare le porte di ingresso di alcune abitazioni dell’hinterland cosentino (qui la notizia).
L’attività di indagine avviata dai Carabinieri di Cosenza continua come sottolinea, ai nostri microfoni, Saverio Agatino Spoto alla guida del Comando provinciale dei Carabinieri di Cosenza. «Raccogliamo le denunce di furti e tentativi di furti in alcuni comuni dell’hinterland cosentino e le attività di indagini sono in corso. Alla popolazione chiediamo di denunciare qualsiasi movimento sospetto o qualsiasi presenza non usuale nei piccoli centri». Spoto fornisce poi un ulteriore dettagli sul modus operandi adottato dalla banda che tenta di portare a termine i furti «soprattutto nel tardo pomeriggio e nel corso della notte, sono i momenti durante i quali si verificano gli eventi criminosi». (f.b.)
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