REGGIO CALABRIA «Nell’ambito della Missione Ricerca, il 2023 va sicuramente annoverato come un anno particolarmente proficuo per l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Infatti, nell’ambito della Missione M4C2 – Dalla Ricerca all’Impresa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono in pieno corso di svolgimento i progetti triennali, finanziati per oltre 35 milioni di euro, sui temi delle Tecnologie dell’Agricoltura, della Mobilità Sostenibile, delle tecnologie per l’adattamento ai cambiamenti climatici, del miglioramento della qualità della vita, delle telecomunicazioni, dei networks e delle smart cities». Lo riporta una nota dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria che aggiunge: «Sono inoltre circa 60 i Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (PRIN e PRIN PNRR), presentati da docenti e ricercatori dell’Ateneo reggino che, accedendo ad un finanziamento di complessivi 5 milioni di euro erogato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, partiranno entro la fine dell’anno».
«Questo – è detto nella nota – certifica e attesta il qualificato impegno di studiosi, docenti e ricercatori dell’Università Mediterranea. Per diversi di loro, attivi nelle discipline STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) ed Economiche, giunge inoltre un riconoscimento a livello internazionale che anche quest’anno conferma la loro presenza nella classifica aggiornata dei Ricercatori più influenti al mondo relativamente alla produzione scientifica».
«La graduatoria elaborata da un team di analisti della Stanford University utilizza i dati bibliometrici estratti dal database Elsevier\Scopus ed è disponibile al questo link . Nella top list sono presenti sia i 190.000 ricercatori più citati in tutti i settori della ricerca mondiale, sia il percentile del 2% dei ricercatori più citati nei loro rispettivi settori di ricerca».
«Ben 23 sono presenti nel ranking 2022 – si legge ancora – Angelo Maria Giuffrè, Adele Muscolo, Demetrio Antonio Zema, Leonardo Schena (Agraria), Alba Sofi (dArTe) Lucia Della Spina, Domenico Enrico Massimo (PAU) Paolo Salvatore Calabrò, Giuseppe Failla, Cosimo Ieracitano, Nadia Mammone, Carlo F. Morabito, Saveria Santangelo (DICEAM) Marica Amadeo, Giuseppe Araniti, Claudia Campolo, Tommaso Isernia, Antonella Molinaro, Andrea F. Morabito, Rosario Morello, Filippo Giammaria Praticò, Francesco Russo (DIIES) Massimiliano Ferrara (DIGIES). A questi si aggiungono Felice Arena, Paolo Boccotti, Claudio De Capua e Domenico Rosaci presenti nel ranking per carriera».
«Il Rettore Giuseppe Zimbalatti – si afferma nella nota – si è detto particolarmente orgoglioso del sistema ricerca dell’Università Mediterranea i cui meriti vano ascritti in pari misura, tanto agli studi condotti dai singoli che ai gruppi organizzati che operano presso i nostri laboratori anche grazie al lavoro quotidiano di tantissimi giovani borsisti, dottorandi e contrattisti che ne rappresentano motore e linfa, oltre che costituire il più grande investimento per il nostro futuro».
«Il prof Massimo Lauria, Prorettore alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico – conclude la nota – sottolinea quanto le attività in corso e le risorse umane ed economiche in campo stiano sostenendo la missione ricerca e la sua collocazione a livello nazionale e internazionale, ridefinendone al contempo i confini di operatività e ampliandone, altresì, il portato anche in termini di ricadute concrete sul territorio».
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