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Porto di Gioia Tauro, l’Europa non prevede deroghe alla direttiva sulle emissioni

Un portavoce Ue riduce al minimo le possibilità di una revisione. Ma si lavora a un atto di esecuzione che può aiutare l’infrastruttura calabrese

Pubblicato il: 09/11/2023 – 14:15
Porto di Gioia Tauro, l’Europa non prevede deroghe alla direttiva sulle emissioni

GIOIA TAURO Nessuna deroga per il porto di Gioia Tauro. A riferirlo è un portavoce della Commissione europea interpellata dalla “Gazzetta del Sud” sul rischio di effetti negativi per l’infrastruttura gioiese dall’entrata in vigore dal gennaio 2024 della direttiva Ets dell’Unione europea sulle emissioni inquinanti: la direttiva di fatto introduce tasse a chi usa combustibili fossili sulle navi nel Mediterraneo e quindi rischia di penalizzare il porto di Gioia Tauro a vantaggio dei porti extra Unione europea. «Nell’ambito del Green Deal europeo – spiega il portavoce della Commissione europea – abbiamo adottato diverse proposte legislative per rendere il settore del trasporto marittimo più pulito e sostenibile. Queste nuove misure, inclusa l’estensione del sistema di scambio di quote di emissioni dell’Unione Europea (Ets) al trasporto marittimo, sono necessarie poiché abbiamo bisogno che tutti i settori contribuiscano con la loro giusta quota al nostro sforzo di decarbonizzazione. L’industria marittima accoglie favorevolmente l’inclusione del settore nell’Eu Ets poiché offre flessibilità nel rispettare gli obblighi di riduzione delle emissioni e perché dovrebbe stimolare gli investimenti per decarbonizzare il settore. L’Eu Ets non distingue tra navi Ue e navi non Ue. Nel gennaio 2024, sarà esteso per coprire le emissioni di Co2 di tutte le grandi navi (di stazza lorda pari o superiore a 5.000 tonnellate) che entrano nei porti dell’Ue, indipendentemente dalla bandiera che battono. Il sistema riguarderà il 50% delle emissioni derivanti da viaggi che iniziano o terminano al di fuori dell’Ue (consentendo al paese terzo di decidere un’azione adeguata per la quota rimanente di emissioni), il 100% delle emissioni che si verificano tra due porti dell’Ue e quando le navi si trovano all’interno dei porti dell’Ue». Con riferimento al rischio per Gioia Tauro di perdere traffici di transhipment in favore di realtà del Nord Africa, per il portavoce dell’Ue  «a seguito dei negoziati, è stata inclusa nell’Et s una misura anti-evasione specifica per affrontare il rischio di delocalizzazione delle attività di trasbordo dai porti di trasbordo di container dell’Ue ai porti limitrofi extra-Ue. La Commissione sta attualmente lavorando a un atto di esecuzione, previsto per la fine dell’anno, per determinare i porti limitrofi extra-Ue dove il rischio di evasione è più elevato. Oltre a questa misura, la Commissione ha l’obbligo di monitorare da vicino le tendenze del mercato e l’efficacia della misura antievasione già concordata. Se necessario, la Commissione reagirà rapidamente per proporre misure complementari».

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