COSENZA L’apertura della fase dibattimentale del processo scaturito dall’inchiesta denominata “Reset“, coordinata dalla Dda di Catanzaro, è stata proceduta da una ampia discussione su alcune spinose questioni preliminari: superate dal Collegio giudicante che ha respinto le eccezioni sollevate dalle difese degli imputati coinvolti nel procedimento. Che ha assestato un duro colpo alla mala cosentina.
L’aula bunker di Lamezia Terme, ospiterà le udienze del processo e saranno centinaia i testimoni chiamati a deporre. Sono 176 gli operatori di polizia giudiziaria presenti nella lista testi dei pm della Dda di Catanzaro: Vito Valerio e Corrado Cubellotti. Ai quali si aggiungono 39 collaboratori di giustizia e 76 persone offese e informate sui fatti. I primi ad essere citati dai pubblici ministeri e chiamati a deporre nella prossima udienza, prevista il 15 novembre 2023, sono: il primo dirigente della Polizia di Stato Fabio Catalano, il Colonnello dei carabinieri Raffaele Giovinazzo già comandante del reparto operativo di Cosenza, il maggiore del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, Mirko Maiello.
L’importante ricostruzione dell’attività di indagine da parte delle forze dell’ordine anticiperà l’ascolto delle testimonianze di ben 39 collaboratori di giustizia. I nomi: Abbruzzese Celestino, Acri Nicola, Barone Ivan, Bevilacqua Francesco, Bonfiglio Giuseppe, Bruzzese Franco, Calabrese Violetta Roberto, Chiappetta Alfredo, Colosso Angelo, Cristini Carmine, De Rose Vincenzo, Dedato Vincenzo, Femia Nicola, Foggetti Adolfo, Foggetti Ernesto, Foggetti Vincenzo (ex collaboratore di giustizia), Galdi Francesco, Gennaro Mario, Gioia Silvio, Greco Francesco, Impieri Luciano, Kopaczynska Edyta Aleksandra, Lamanna Daniele, Massaro Marco, Montemurro Giuseppe, Novello Alberto (ex collaboratore di giustizia), Noblea Francesco, Palmieri Anna, Paura Marco, Pellicori Luca, Pino Francesco, Porcaro Roberto (ex collaboratore di giustizia), Presta Roberto, Pulicanò Mattia, Scrugli Domenico, Terrazzano Pierluigi, Turboli Danilo (ex collaboratore di giustizia), Zaffonte Giuseppe, Zappia Diego. Nell’elenco presentato dai pm figurano anche i nomi di Roberto Porcaro, ex reggente del clan degli “Italiani” ed ex pentito, e del suo ex «luogotenente» ed ex collaboratore di giustizia Danilo Turboli. Entrambi, dunque, saranno chiamati a sottoporsi all’esame dell’accusa ed al controesame delle difese. (f.b.)
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