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Ferrovia Lamezia-Catanzaro-Jonica, intesa anti’-ndrangheta. Ferro: «Non ci sono zone franche»

In Prefettura a Catanzaro firmato il protocollo per evitare infiltrazioni nei lavori del progetto finanziato dal Pnrr per quasi mezzo miliardo

Pubblicato il: 10/11/2023 – 19:22
Ferrovia Lamezia-Catanzaro-Jonica, intesa anti’-ndrangheta. Ferro: «Non ci sono zone franche»

CATANZARO È stato firmato il protocollo di legalità tra la Prefettura di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs  Italiane) e i sindacati per gli interventi di “Potenziamento del collegamento ferroviario Lamezia Terme-Catanzaro Lido-Dorsale Jonica” con lo scopo di prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata in materia di appalti, servizi e forniture pubbliche. A presiedere alla firma dell’atto il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro.

Il progetto e il protocollo

Il progetto – spiega Rfi – è «suddiviso in tre lotti funzionali: “Velocizzazione, mediante rettifiche di tracciato, della tratta Lamezia Terme–Settingiano, ed elettrificazione della tratta Lamezia Terme–Catanzaro Lido”; “Elettrificazione della tratta Sibari–Crotone”; “Elettrificazione della tratta Crotone–Catanzaro Lido”, di cui i primi due sono già in gara, permetterà una migliore interconnessione tra i centri urbani di Lamezia Terme, Crotone, Catanzaro Lido e le aree del litorale ionico a forte vocazione turistica, creando le condizioni per nuove opportunità di servizio con le dorsali Tirrenica, Jonica e Adriatica. I protocolli prevedono la collaborazione tra le Prefetture e Rfi per vigilare sul pieno rispetto della legalità nei contratti pubblici, sviluppando, in aggiunta agli standard richiesti dalla normativa, ulteriori forme di controllo, scambio di informazioni e procedure che ne garantiscano la trasparenza. I documenti sottoscritti riguarderanno tutta la filiera delle imprese affidatarie dei lavori che a qualunque titolo saranno impegnate nella realizzazione delle opere. L’attività rientra fra le iniziative intraprese dal Gruppo Fs Italiane, con il coordinamento di Fs Security & Risk, per tutelare la realizzazione di opere e la prestazione di servizi di interesse pubblico da ogni tentativo di infiltrazione da parte della criminalità organizzata. L’intervento complessivo, dal valore di circa 438 milioni di euro, è finanziato anche con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la sua attivazione è prevista per fasi entro il 2026. Per il completamento dell’opera è stato nominato come Commissario straordinario di Governo Roberto Pagone».

La firma del protocollo di legalità nella Prefettura di Catanzaro

Ferro: «Non ci sono zone franche»

«Attraverso questo protocollo d’intesa vogliamo dare la dimostrazione che i fondi che arriveranno, ingenti e importanti risorse che serviranno a collegare diverse province e a velocizzare la mobilità sull’asse Catanzaro-Crotone, devono essere spesi bene e non siano intercettati da imprese poco serie, in modo da garantire ai cittadini di viaggiare in sicurezza. Questo è l’obiettivo di questo protocollo che detta regole e fa comprendere a tanti “furbetti” che il loro tempo è finito», ha spiegato il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro, che poi ha ricordato l’impegno del Viminale a 360 gradi sulla sicurezza: «Abbiamo fatto operazioni in tante città italiane, l’abbiamo fatto ovviamente anche in Calabria partendo da Lamezia Terme e passando poi dai quartieri Sud di Catanzaro. Non ci fermeremo, ritorneremo, saremo presenti. Sono poi state potenziate anche le unità grazie allo sblocco del turn over dopo 10 anni, questo significa potenziare gli strumenti e dare quella sicurezza che il cittadino ci chiede. Dove c’è degrado o dove c’è piccola o grande criminalità – ha osservato il sottosegretario all’Interno – il Viminale sarà presente anche perché anche la presidente Meloni è stata molto chiara nel dire “mai più zone franche”». A sottoscrivere il protocollo di legalità sono stati, oltre a Ferro, i prefetti di Catanzaro, Cosenza e Crotone, Enrico Ricci, Vittoria Ciaramella e Franca Ferraro, il rappresentante di Rfi Dario De Luca, Annarita Carnuccio per l’Ispettorato del lavoro, i segretari generali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil Simone Celebre, Ernesto Lombardo e Vittorio Vattini. (c. a.)

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