LOCRI Non un semplice professore di matematica, ma un «vero e proprio esempio di rettitudine scolastica e virtù morale». Davide Franco ha 16 anni, il professore Francesco Panzera non lo ha mai conosciuto, eppure è così che lo descrive.
È rimasto nel cuore di colleghi, amici, familiari, dei suoi studenti di allora, in quello dei giovanissimi che oggi che lo hanno omaggiato con un lavoro a cui si sono dedicati con dedizione e passione: il docente e vicepreside del liceo scientifico Zaleuco di Locri, ucciso in un agguato di ‘ndrangheta il 10 dicembre del 1982 è stato ricordato dai ragazzi del progetto di Radio Ivo, la web radio dell’Istituto “Oliveti Panetta”, che con la video inchiesta “Il caso Panzera” sono risultati primi classificati nel concorso nazionale “La libertà di informazione nel processo di crescita dei giovani” e premiati presso la sede del Ministero dell’Istruzione alla presenza del ministro Giuseppe Valditara e del presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli.
Un lavoro di gruppo presentato a Locri nella “Sala Rossa” del Cinema Vittoria sull’omicidio, rimasto senza colpevoli, dell’insegnante di matematica impegnato nella lotta contro la droga dentro e fuori la scuola.
«Mi ha fatto molto piacere vedere la serietà con cui questi ragazzi hanno lavorato, le ore passate a cercare documenti, a scrivere. Ore extracurriculari, fatte nel pomeriggio, di sabato e domenica. Questo mi ha riempito di orgoglio e mi ha reso felice perché è l’insegnamento che aveva dato mio zio quarant’anni anni fa»: è il commento commosso di Maria Vittoria Valenti, nipote di Panzera e oggi anche lei insegnante.
A coordinare il lavoro la professoressa Immacolata Aversa, che ha parlato di una «grandissima emozione», «i ragazzi – ha detto – ci sorprendono sempre, con la loro compostezza, il loro rigore, la serietà con cui hanno affrontato tutta la parte in cui hanno lavorato a questo progetto. E la cosa bella è stata sentirsi dire: professoressa, noi non conoscevamo il professore Panzera e grazie a questo lavoro adesso sappiamo quello che è successo».
«Questo premio – ha detto Carla Maria Pelaggi, dirigente scolastica dell’Istituto “Oliveti Panetta” – ci rende estremamente orgogliosi, perché ha riportato alla luce tanti ricordi. Io, la professoressa Aversa e la professoressa Valenti siamo legate alla figura del professore Panzera e ci siamo trovate a condividere questo prestigioso riconoscimento che ci è stato dato e che ci ha permesso di portare il nome del nostro professore, perché è stato anche un mio professore, al Ministero dell’Istruzione, e non so – ha concluso Pelaggi – se è stato un caso, ma la premiazione è avvenuta all’interno della sala Aldo Moro».
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