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l’indagine

Migranti sfruttati, dalla tendopoli di San Ferdinando all’impiego negli autolavaggi di Reggio

Vasta operazione condotta dalla Polizia di Stato. Gli incontri avvenivano nella zona industriale del Porto di Gioia Tauro

Pubblicato il: 10/11/2023 – 12:22
Migranti sfruttati, dalla tendopoli di San Ferdinando all’impiego negli autolavaggi di Reggio

REGGIO CALABRIA Sfruttamento dei lavoratori migranti impiegati negli uliveti e nei campi della Piana di Gioia Tauro ma anche impieghi irregolari nelle attività di autolavaggio a Reggio Calabria. Sono le due direttrici dei controlli operati nel reggino nell’ambito della vasta operazione condotta dalla Polizia di Stato con il coordinamento del Servizio centrale operativo e delle questure di Barletta-Andria-Trani, Cuneo, Foggia, Latina, Matera, Prato, Trapani e Reggio Calabria contro lo sfruttamento dei lavoratori immigrati.

Lo sfruttamento

Nella provincia reggina le attività sono state svolte in due principali aree. I servizi hanno riguardato in particolare la piana di Gioia Tauro, con la specifica finalità di verificare le condizioni di sfruttamento dei cittadini extracomunitari stanziali all’interno della tendopoli di San Ferdinando, e la città di Reggio Calabria, con l’obiettivo primario di controllare le condizioni di regolarità dei lavoratori stranieri utilizzati come mano d’opera all’interno degli esercizi commerciali, segnatamente degli autolavaggi. 
Gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Gioia Tauro, con il supporto della SISCO, del V Reparto Volo di Reggio Calabria e del Reparto Prevenzione Crimine di Siderno, in sinergia con personale specialistico dell’ispettorato del lavoro, hanno eseguito una serie di perquisizioni, controlli e verifiche all’esito delle quali sono state controllate 9 aziende e 109 persone. Fra queste una persona è stata denunciata per detenzione di sostanze stupefacenti, due per soggiorno irregolare ed una per assunzione di lavoratori clandestini. Presso un esercizio commerciale è stata inoltre accertata la presenza di 3 lavoratori in nero, e pertanto si è proceduto alla sospensione dell’attività. Sono state altresì elevate diverse sanzioni amministrative, per un totale complessivo di circa 96.000 euro. La medesima attività ha consentito anche di sequestrare 120 grammi di sostanza stupefacente ed espellere 2 soggetti irregolari sul territorio nazionale.
I controlli effettuati, che hanno consentito di valorizzare il patrimonio informativo acquisito dalla Polizia di Stato nell’ambito della costante azione di contrasto al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina ed ai network criminali transnazionali dediti al traffico di migranti, nonché alle forme di sfruttamento della manodopera straniera, proseguiranno anche nei prossimi giorni.

Secondo quanto emerso, il personale della Squadra mobile di Reggio Calabria, del commissariato di Gioia Tauro, dei reparti di prevenzione anticrimine e ispettorato del lavoro, hanno compiuto numerose ispezioni dei furgoni, individuati nelle ultime settimane, con cui ogni mattina i caporali accompagnano nei campi i migranti che vivono nella tendopoli di San Ferdinando dove gli uomini della polizia di Stato hanno eseguito anche alcune perquisizioni antidroga. Gli investigatori hanno individuato i punti di incontro tra gli sfruttatori e i migranti nelle strade vicine alla zona industriale a ridosso del porto di Gioia Tauro. Molti lavoratori stranieri controllati nella tendopoli hanno il permesso di soggiorno ma non sono in regola con il contratto di lavoro. Sono risultati quasi tutti irregolari, invece, gli extracomunitari impiegati a Reggio Calabria negli autolavaggi. Il sospetto degli inquirenti è che ci sia un sistema per il quale indiani e pakistani che sbarcano in città e che decidono di non raggiungere altre destinazioni finiscono per essere sfruttati in questo settore. (redazione@corrierecal.it)

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