COSENZA Un documento da sottoscrivere che finora ha raccolto le firme da decine di sindaci del Cosentino: la dichiarazione di adesione al progetto Cosenza capitale italiana della cultura 2026 è stata letta dal sindaco Franz Caruso davanti a una trentina di sindaci presenti nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi. Altri (Malvito e Francavilla marittima) erano in collegamento e altre decine di amministrazioni hanno già comunicato la propria adesione.
Il “Comitato di sindaci della provincia per Cosenza capitale italiana della cultura 2026” si riunirà a cadenza mensile.
Dopo il saluto del sindaco, la consigliera delegata alla Cultura Antonietta Cozza ha ringraziato gli amministratori presenti e quelli che hanno aderito, parlando della «volontà di continuare a lavorare con voi al di là del risultato».
Compartecipazione, cantiere aperto e plurale, municipalità alcune delle parole chiave del documento sottoscritto dai sindaci del Cosentino (il capoluogo fa naturalmente da capofila), che hanno rivendicato la loro “unità nella diversità” per dare vita a una “capitale itinerante” della “cultura diffusa”.
Anche il consigliere delegato al centro storico e Cis, Francesco Alimena, ha sottolineato che per una volta i sindaci del Cosentino si trovano riuniti al di là della colorazione politica e, soprattutto, non per un’emergenza o una rivendicazione ma per parlare di cultura, «questa non è una battaglia ma un percorso condiviso» ha detto Alimena. A Rocco Mancini, tra gli autori del dossier, le conclusioni per annunciare che – in caso di vittoria – i Comuni saranno accorpati a gruppi da 3 e a rotazione, per una settimana, faranno da co-capitale. L’ iniziativa sarà una sorta di «allenamento per i Comuni nell’organizzare al meglio la proposta culturale». (euf)
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