CATANZARO La Corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la condanna a 13 anni di reclusione, per concorso esterno in associazione mafiosa, favoreggiamento, rivelazione di segreto istruttorio e omissione d’atti d’ufficio, comminata in primo grado dal Tribunale di Crotone nel 2020 a carico del maresciallo Carmine Greco, ex comandante della Stazione forestale di Cava di Melis, a Longobucco (nel Cosentino). Il collegio giudicante, presieduto da Antonio Giglio, ha accolto la richiesta che era stata avanzata nella sua requisitoria dal pubblico ministero Paolo Sirleo, sostituto procuratore della Dda ed applicato nel processo d’appello come sostituto procuratore generale. Secondo l’accusa, contestata nell’ambito dell’inchiesta “Stige”, Greco, che avrebbe dovuto controllare che le attività sul taglio boschivo venissero svolte nel rispetto della legge e nel rispetto del patrimonio naturale, avrebbe, invece, favorito lo scempio di ettari di bosco da parte di ditte colluse con ambienti mafiosi della zona del cirotano.
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