COSENZA Al piano di sopra la ormai tristemente nota cattedrale nel deserto della stazione di Vaglio Lise (di recente la Rai è passata da quelle parti per realizzare un’inchiesta che andrà in onda a breve), ideata e progettata per un ventennio e abbandonata poco dopo la sua inaugurazione. Sotto, l’abbandono e il degrado di quella che un tempo sarebbe dovuta diventare l’area della nuova autostazione di Cosenza, e invece poi si è trasformata in un vasto parcheggio occupato da pochissime automobili, degrado e clochard che di notte si accampano alla meno peggio su materassi di fortuna, accanto a cumuli di rifiuti che fungono da arredamento tutt’altro che provvisorio.
Benvenuti a Cosenza, zona di via Popilia, la più popolare e atavicamente dimenticata della città, sulla cui pelle da decenni e a scadenza regolare, si lanciano a mezzo stampa progetti di rilancio di quello che veniva considerato un potenziale cuore pulsante dell’economia locale attraverso, ad esempio, la realizzazione di un centro commerciale all’aperto con una riqualificazione urbana e degli edifici. Quattro anni fa, gli allora consiglieri comunali Francesco Spadafora, Marco Ambrogio, Francesco Vito, Pasquale Sconosciuto, Giovanni Cipparrone e Francesco De Cicco (quest’ultimo oggi assessore alla Manutenzione e alla Polizia Municipale) avevano proposto un progetto di installazione, nell’area, di telecamere di videosorveglianza che avrebbero dovuto garantire maggiore sicurezza agli utenti. Di recente è stato presentato il “Parco urbano diffuso” che in futuro dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) collegare la stazione con il centro cittadino. In ultimo, il nuovo ospedale di Cosenza che l’attuale amministrazione comunale vorrebbe situare proprio a Vaglio Lise, contro il parere (di colore politico diverso) della Regione Calabria.
In attesa che almeno una parte dei progetti elencati prendano forma e, chissà come, riescano a dare nuova vita a una struttura (la stazione di Cosenza) decadente e quasi del tutto superflua, in quell’area continuano a regnare silenzio, buio, degrado e paura, specie nelle ore serali. Quella zona della città, quel punto preciso di Vaglio Lise, sembra appartenere a un altro mondo, a un’altra dimensione, un non luogo abitato da fantasmi che col tempo, da struttura moderna che guardava al futuro, ha finito per inglobare l’isolamento e l’estetica deprimente del quartiere più popolare della città. Un isolamento che ha trasformato in maniera irrimediabile lo spazio dei parcheggi sotterranei in una vera e propria discarica abusiva, come dimostrano il video e le immagini in basso. Insomma, una storia vecchia e forse poco utile da raccontare, considerata l’apatia e la rassegnazione che la circondano. (fra.vel.)
Le immagini dei rifiuti a Vaglio Lise
Per eventuali segnalazioni è possibile scrivere a redazione@corrierecal.it
• LEGGI ANCHE La discarica a cielo aperto di via Antonino Catera
• LEGGI ANCHE Ex hotel Centrale, la vergogna della discarica a cielo aperto nel cuore di Cosenza
• LEGGI ANCHE A Cosenza la periferia è una discarica. «Qui a Casali ci sentiamo abbandonati»
• LEGGI ANCHE Una “discesa” di rifiuti, la discarica abusiva a pochi passi dall’Oasi Francescana – VIDEO
x
x