COSENZA La Polizia di Stato di Cosenza, lo scorso marzo e su disposizione della Procura della Repubblica, ha eseguito 20 ordinanze di misure cautelari (5 in carcere, 10 agli arresti domiciliari e 5 con obbligo di presentazione alla Pg) nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina, hashish e marijuana, estorsione come conseguenza dell’attività di spaccio e detenzione abusiva di armi (qui la notizia).
L’operazione denominata “Pressing” avrebbe permesso – secondo l’accusa – di smantellare una rete di spacciatori attiva sul territorio bruzio. Questa mattina, davanti al Tribunale di Cosenza, si è tenuta l’udienza preliminare del procedimento scaturito dal blitz coordinato dall’ufficio di procura guidato da Mario Spagnuolo. Che – ai nostri microfoni – aveva suggerito la presenza di una «attività di spaccio al minuto fatta da soggetti, molti dei quali già noti alle forze dell’ordine, intenti a spacciare pur essendo agli arresti domiciliari».
Il gup del Tribunale di Cosenza, Alfredo Cosenza, si è riservato la decisione in merito alla richiesta di giudizio con rito alternativo avanzata dai legali di alcuni indagati e su quelle di patteggiamento. Per Domenico Guagliano, difeso dall’avvocato Ernesto Gallo, è stata richiesta una pena pari a 2 mesi e 20 giorni. La condotta è stata derubricata nell’ipotesi lieve. La posizione di Antonio Meduri è stata, invece, stralciata per conferimento dell’incarico necessario a verificare se lo stesso sia o meno capace di stare in giudizio. L’avvocato dell’indagato, Maurizio Nucci, ha prodotto una perizia psichiatrica. (f.b.)
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