ROMA «Uno dei fattori di criticità» del sistema sanitario italiano «riguarda la bassa coerenza fra l’allocazione della spesa per le cure e la prevenzione sanitaria a livello regionale e le condizioni di salute della popolazione, ovvero il bisogno potenziale da soddisfare dal sistema sanitario pubblico». L’Istat, nel corso dell’audizione sulla manovra nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato, sottolinea che «’l’amplificazione degli squilibri demografici», dovuti a una popolazione che invecchia, renderà necessario «far fronte a una maggiore domanda di cure». Dal 2019 al 2021, la dinamica della spesa sanitaria pubblica pro-capite «mette in luce un significativo mismatch tra le risorse impegnate e le condizioni di salute della popolazione». In particolare, «le regioni più penalizzate, spesa inferiore e percentuale maggiore di multi-cronici, sono Calabria, Basilicata, Sicilia, Abruzzo, Puglia e Campania».
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