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La decisione

Crosia, dissequestrato il depuratore dopo 9 anni. Assolti sindaco e dirigente

L’impianto era stato fermato nel 2014 a causa della rottura improvvisa del carroponte. Per il giudice «il fatto non costituisce reato»

Pubblicato il: 14/11/2023 – 14:19
Crosia, dissequestrato il depuratore dopo 9 anni. Assolti sindaco e dirigente

CROSIA Il Tribunale di Castrovillari con sentenza emessa dal Giudice monocratico dott. Luca Fragolino nell’udienza di giovedì 9 novembre scorso, al termine di una lunga vicenda giudiziaria, ha assolto il sindaco del Comune di Crosia Antonio Russo, perché «il fatto non è previsto dalla legge come reato» e dalle residue imputazioni perché «il fatto non costituisce reato» il responsabile dell’area tecnica Luigi Lepera e il gestore dell’impianto. Inoltre, è stato disposto il dissequestro dello stesso impianto di depurazione. Dopo nove anni si chiude, di fatto, una triste vicenda per la città e per l’Amministrazione comunale con una sentenza che restituisce giustizia.

L’accusa

I fatti contestati si riferiscono al 2014, dopo appena un mese dall’insediamento del sindaco Russo in cui erano state ravvisate presunte irregolarità nella gestione dell’impianto di depurazione del Comune ionico per il cattivo funzionamento del carroponte e con conseguente scarico delle acque non a norma, che avevano condotto anche al sequestro del sito di Contrada Pantano. L’impianto accusatorio comprendeva, quindi, un nutrito ordine di imputazioni, poiché si contestava al sindaco e ai responsabili dell’Area Tecnica la mancata riparazione del carro ponte; lo scarico di reflui fognari non depurati, con valori batteriologici relativi al parametro escherichia coli superiori a quelli previsti dalla legge. «Nel corso dell’istruttoria dibattimentale – si legge in una nota del Comune -, era pienamente emersa l’estraneità ai fatti contestati del primo cittadino che appena insediatosi aveva adottato apposito atto deliberativo al fine di consentire la riparazione del carro ponte dimostrando la straordinarietà dell’evento non dovuto, quindi, a negligenza o cattiva gestione della struttura depurativa, nonostante la manutenzione fosse a carico della ditta gestrice a mente del capitolato d’oneri».  

Disposto il dissequestro 

Il Tribunale ha accolto in pieno le tesi difensive dell’avv. Francesco Coppola difensore del sindaco e dell’Avv. Aldo Zagarese difensore del responsabile dell’ufficio tecnico arch. Luigi Lepera, secondo cui la rottura improvvisa del carro ponte non poteva essere addebitata al sindaco che ad appena un mese dall’insediamento della giunta del Comune di Crosia, si era attivato per l’approvazione di una delibera che disponeva un intervento urgente di ripristino del carro ponte e provvedere a quanto necessario per il corretto funzionamento dell’impianto. Con la sentenza di venerdì scorso, inoltre, il giudice ha anche disposto il dissequestro e la restituzione dell’impianto al proprietario e cioè il Comune stesso. Il sindaco Russo si dice «estremamente soddisfatto per il proscioglimento sottolineando di aver sempre confidato nel corso della giustizia». «L’attenzione scrupolosa – si legge nella nota – verso l’ambiente e la salubrità delle acque dimostrata dal Primo cittadino e allo stesso tempo la capacità di intercettare finanziamento extrabilancio, in questi anni, ha prodotto un progetto di riqualificazione del depuratore comunale – in fase di ultimazione – per un importo di 3 milioni di euro che ha aumentato la capacità dell’impianto fino a 25mila abitanti, risolvendo una serie di problemi infrastrutturali e garantendo il miglioramento della depurazione». 

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