CATANZARO «Ho appreso con gioia la notizia dell’assoluzione, da parte della Corte d’appello di Catanzaro, dell’ex presidente del Consiglio regionale della Calabria Domenico Tallini». Lo afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia Mario Occhiuto. «Una sentenza – aggiunge – che conferma l’assoluzione già ricevuta in primo grado e che dimostra ancora una volta, in maniera evidente, la totale estraneità di Tallini alle gravi accuse che gli erano state mosse. All’amico Domenico, ai suoi cari, alla sua famiglia, va tutta la mia solidarietà – dice – per l’ingiusto calvario giudiziario che hanno dovuto subire in questi anni, pur nella consapevolezza della sua totale innocenza». Anche il presidente del Consiglio regionale della Calabria, Filippo Mancuso esprime «sincere congratulazioni all’amico Mimmo Tallini e alla sua famiglia, per la definizione positiva di un iter giudiziario lungo e travagliato, che si chiude con la conferma, da parte della Corte d’Appello, della sentenza di primo grado che lo aveva assolto con la formula ‘perché il fatto non sussiste’».
«Bisogna dare atto al già Presidente del Consiglio regionale, che, nonostante la gravità delle accuse rivoltegli, non ha mai perso fiducia nella magistratura e si è sempre difeso nel processo, sicuro della correttezza del suo operato e della sua totale estraneità da ogni ambiente criminale e affaristico. Tuttavia, anche questa dolorosa vicenda suggerisce di non emettere sentenze politiche e mediatiche, o di trarre conclusioni arbitrarie che incidono pesantemente sulla vita delle persone, sulla base di accuse che, per avere affidabilità, debbono essere confermate dai vari gradi di giudizio. Tutto ciò che ha riguardato la vicenda Tallini, ribadisce la necessità di non discostarsi mai dal principio costituzionale per cui ogni persona accusata di un reato è presunta innocente, fino a quando la sua colpevolezza non sia legalmente accertata».
«Apprendo con piacere la notizia dell’assoluzione di Domenico Tallini – sottolinea anche Giuseppe Mangialavori, presidente della commissione Bilancio della Camera dei deputati – al termine del processo di secondo grado, che lo ha visto coinvolto. Una sentenza che conferma la correttezza dell’agire di una personalità che è stata ed è senza dubbio un protagonista della politica calabrese».
«Chi conosce Mimmo – aggiunge il parlamentare azzurro – non ha mai avuto dubbi sulla sua completa adesione ai valori della legalità e della trasparenza, e sulla sua passione politica che nulla ha a che fare con ambienti controindicati. Per tale motivo – conclude Mangialavori – non posso che dirmi felice per lui e la sua famiglia». (redazione@corrierecal.it)
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