REGGIO CALABRIA È iniziato questa mattina a Reggio Calabria il processo “Miramare bis” che vede imputato il sindaco Giuseppe Falcomatà e partito da un esposto in Procura presentato dal movimento politico “Reggio Futura” sulla mancata costituzione del Comune di Reggio Calabria come parte civile nel processo “Miramare”, che si è concluso in Cassazione con l’annullamento senza rinvio per tutti gli altri imputati, permettendo al primo cittadino, difeso dagli avvocati Lorenzo Gatto e Marco Panella, di tornare al proprio posto dopo un lungo periodo di sospensione.
Secondo la tesi dell’accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Stefano Musolino, Falcomatà – nuovamente accusato di abuso d’ufficio – avrebbe impedito la costituzione di parte civile «arrecando a se stesso e ad altri imputati un ingiusto vantaggio patrimoniale». Nonostante sia stato «reiteratamente sollecitato ad assumere determinazioni da personale dipendente e qualificato del Comune», si afferma nel capo d’imputazione, Falcomatà «non ha avviato la procedura per la nomina di un curatore speciale che avrebbe potuto costituirsi parte civile per conto del Comune nel processo Miramare».
Chiesto nel corso dell’udienza odierna l’ammissione dei testi dell’accusa e della difesa. Inoltre, la difesa, rappresentata oggi in aula dall’avvocato Marco Scudo, ha depositato il dispositivo emesso dalla Cassazione. Il processo riprenderà il prossimo 29 novembre. (m.r.)
x
x