ROMA «Confermiamo lo sciopero generale di venerdì 17 novembre come atto di responsabilità, non abbiamo intenzione di fare ricorso». Lo ha affermato il leader della Cgil Maurizio Landini ai microfoni di Radio 24, aggiungendo che «troveremmo sgradevole se il ministro Salvini pensasse di fare interventi d’autorità, perché vorrebbe dire una volontà politica precisa di mettere in discussione il diritto delle persone sancito dalla nostra Costituzione a scioperare». «Mi auguro che non si superino i limiti e prevalga l’intelligenza del governo, – ha aggiunto – se dovessero arrivare a un atto di quel genere, è chiaro che sarebbe un attacco diretto non al sindacato ma al diritto dei cittadini di scioperare».
Landini ha spiegato di aver «esentato il trasporto aereo e portato a quattro ore, dalle 9 alle 13, quello dei vigili del fuoco» e ha definito «sbagliata l’interpretazione della Commissione che dice che non è sciopero generale. Mette in discussione un diritto. – ha spiegato -. È una interpretazione compiacente» e viene «utilizzata dal ministro Salvini in modo strumentale». «Dire che questo non è uno sciopero generale e chiederci di cambiare soprattutto sui trasporti come se fosse uno sciopero di categoria – ha aggiunto – è un evidente forzatura politica, una compiacenza della commissione per un uso che il governo sta facendo».
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