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«Ecco il lato oscuro del web», la lezione con cui la criminologa Bruzzone conquista la platea degli studenti

Successo per l’iniziativa organizzata e promossa dall’Associazione Jole Santelli al teatro Rendano

Pubblicato il: 15/11/2023 – 18:09
di Eugenio Furia
«Ecco il lato oscuro del web», la lezione con cui la criminologa Bruzzone conquista la platea degli studenti

COSENZA Una lezione di oltre un’ora – con tanto di slide – per mettere i ragazzi in guardia sulle insidie del web. È riuscita a tenere altissima l’attenzione degli studenti Roberta Bruzzone, psicologa e criminologa oltre che volto noto della tv, stamattina al Teatro Rendano di Cosenza, per l’incontro formativo “Navighiamo sicuri nella rete e nella vita!”, evento dedicato agli studenti delle terze classi delle scuole secondarie di primo grado, organizzato e promosso dall’Associazione Jole Santelli (le sorelle della compianta presidente della Regione, Paola e Roberta, hanno fatto gli onori di casa), in collaborazione con La Caramella Buona, onlus impegnata da oltre venticinque anni nella lotta alla pedofilia e nella tutela dei minori e rappresentata dal presidente Roberto Mirabile, che ha invitato tutti a «collegare il cervello prima di connettervi».

L’evento

“Navighiamo sicuri nella rete e nella vita!” è una formula vincente e ben radicata tra le scuole d’Italia. Un evento – organizzato con il patrocinio della Regione Calabria, della Provincia di Cosenza e del Comune di Cosenza rappresentato dalla delegata Chiara Penna – molto sentito, che appassiona un numero sempre crescente di adolescenti e adulti. Parte da un presupposto chiaro: il solo modo per arginare i pericoli che si insinuano nella rete è la conoscenza. L’unico strumento concreto, capace di prevenire i rischi del web, è la corretta informazione. A rappresentare la Regione – con il presidente Occhiuto in Francia per un incontro sul Mediterraneo – l’assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo, che dopo aver ricordato «la grande sensibilità di Jole Santelli» ha parlato «anzitutto da genitore di nativi digitali» definendo il web «un’opportunità ma anche un pericolo» per cui servono «esperienza e una capacità di discernimento che spesso voi ragazzi non avete» ha chiuso rivolgendosi all’attenta platea.

La “lezione”

Interessante la lezione di Bruzzone sul “Lato oscuro dei social media”, da lei stessa definito «un viaggio dell’orrore». Alle ragazze l’invito a fare «attenzione al materiale intimo e personale che mettete in circolo» dal momento che la reputazione è un elemento ormai imprescindibile se solo si pensa alle ricerche mirate che qualsiasi azienda o soggetto effettua prima di assumere – questo l’esempio portato dalla criminologa. Che ha riportato l’esempio di una chat da cui sono state poi scaricate e propalate per il dark web le foto osé di 63 ragazzine, per vendetta di un ragazzo nei confronti della ex fidanzata. «Sappiate che è abbastanza improbabile che una storia d’amore iniziata alla vostra età duri in eterno» ha avvertito provocando le risate soprattutto delle tante ragazze sedute sui velluti del teatro di tradizione cosentino. La ritrosia a denunciare – ha poi riferito citando una casistica pressoché infinita – è legata alla paura delle vittime stesse a dover ammettere davanti ai propri genitori di aver diffuso volontariamente contenuti intimi. «Ogni momento che passiamo nel mondo virtuale c’è qualcosa in quello reale che ci siamo persi, uno studio ha dimostrato che circa una settimana al mese la passiamo on line, sottraendola ad altre cose ben più interessanti. E sicuramente molti dei vostri genitori – ha aggiunto Bruzzone – non sono esenti da colpe».

I temi affrontati sono stati vari: la dipendenza dai like (e astinenza dai social) e i connessi sentimenti (distorti) di autostima, rabbia e frustrazione; la navigazione sicura, strumenti e modalità di prevenzione; i profili utilizzati, le false identità; la rete intesa come spazio virtuale; il minore come preda; adescamento in rete, il reato previsto e simulazione di adescamento;  lo scambio di informazioni;  cosa si intende per dati sensibili; la figura del “predatore” in rete; pedopornografia on-line e revenge porn; sexting; cyberbullismo; consigli per i genitori e gli insegnanti: censurare o educare? (tema, quest’ultimo, della sessione pomeridiana al Cavò, in via Galliano a Cosenza, dove Roberta Bruzzone ha incontrato genitori, categorie interessate e la cittadinanza tutta per confrontarsi su temi delicati quali pedofilia, bullismo, responsabilità genitoriale e revenge porn). (redazione@corrierecal.it)

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