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lotta alla ‘ndrangheta

“Grimilde”, a Parma sequestrati beni a imprenditore legato alla cosca Grande Aracri

Misura eseguita da polizia e Guardia di Finanza nei confronti di un uomo condannato in primo grado a 11 anni di reclusione

Pubblicato il: 15/11/2023 – 12:16
“Grimilde”, a Parma sequestrati beni a imprenditore legato alla cosca Grande Aracri

PARMA Sono stati sequestrati beni mobili, immobili e societari, rapporti finanziari ed assicurativi di un imprenditore 41enne originario della provincia di Crotone. Giuseppe Lazzarini, destinatario di misura di prevenzione patrimoniale era già stato coinvolto nell’operazione “Grimilde” ed è attualmente detenuto a seguito di una condanna alla pena di 11 anni di reclusione nel primo grado di giudizio, successivamente ridotta a 9 in appello, perché  ritenuto partecipe dell’associazione di tipo mafioso di stampo ‘ndranghetistico operante nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena, Parma e Piacenza, nonché responsabile del delitto di tentata estorsione aggravata. Ad eseguire la misura la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Parma sulla base di un decreto emesso dal Tribunale di Bologna, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna e del Questore di Parma. L’uomo intratteneva rapporti con la cosca ‘ndranghetista Grande Aracri, che è risultata avere una struttura autonoma operante in Emilia e forniva un costante contributo all’associazione mafiosa anche mediante il suo pieno inserimento nelle relative dinamiche imprenditoriali.

I beni sottoposti a sequestro

I beni sequestrati ammontano complessivamente a un milione di euro ed hanno riguardato interi complessi aziendali e quote societarie di 11 società, due nella provincia di Crotone, due nella provincia di Reggio Emilia, una ad Acerra (Napoli), una a Milano e cinque nella citta’ di Parma. E ancora: due immobili residenziali a Cutro (Crotone); otto terreni estesi per diverse decine di ettari nell’agro cutrese; diversi rapporti finanziari e assicurativi in corso di quantificazione; due autovetture. All’ingente sequestro seguiranno le operazioni di acquisizione dell’amministratore giudiziario, nominato dal Tribunale di Bologna, ancora in corso.

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