REGGIO CALABRIA “Legge De Masi” e assestamento del bilancio della Regione. Saranno questi, prevedibilmente, i principali punti all’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, in programma il 27 novembre. A decidere la data è stata l’ultima Conferenza dei capigruppo convocata a Palazzo Campanella dal presidente Filippo Mancuso. Nella prossima settimana dunque tornerà a riempirsi l’agenda consiliare, che per questa settimana è stata di fatto completamente vuota. Secondo quanto si apprende da fonti della maggioranza di centrodestra, sarà sicuramente convocata la seconda Commissione Bilancio del Consiglio regionale, che sarà chiamata a discutere e approvare l’assestamento del bilancio dopo che il documento contabile avrà avuto discorso verde in Giunta (si parla di martedì). Nessun ulteriore passaggio invece – nel senso che approderà direttamente in aula essendo già stata approvata nelle Commissioni competenti – richiederà la cosiddetta “legge De Masi”, la proposta di legge che vede come primo firmatario il presidente Mancuso e come altri firmatari tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione e che stabilisce delle premialità negli appalti pubblici in favore degli imprenditori che hanno avuto il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta e il racket delle estorsioni: la proposta di legge è stata ispirata con una forte lettera aperta da Antonino De Masi, imprenditore che da anni vive sotto scorta per essersi ribellato alle pressioni delle cosche.
Sul piano politico, il ritorno in Consiglio regionale riveste un particolare significato alla luce del passaggio di Giuseppe Mattiani da Forza Italia alla Lega, un passaggio che è destinato inevitabilmente a incidere sugli equilibri a palazzo Campanella, considerando che il gruppo della Lega ora sale a 5 componenti (e a 3 presidenze di Commissione) e quello di Forza Italia scende a 6 componenti (e a 2 presidenze di Commissione). Un passaggio che cade in una fase molto particolare che prelude a importanti appuntamenti che sicuramente produrranno – in alcuni casi li stanno già producendo – fibrillazioni tra gli alleati di centrodestra, come il dibattito sull’autonomia differenziata che vede già più di una schermaglia tra la stessa Lega e la Forza Italia rappresentata da Antonio Tajani e Roberto Occhiuto. (c. a.)
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