REGGIO CALABRIA Tre indagati su quattro scelgono il silenzio. Dinanzi al gip del Tribunale di Palmi, solo uno dei giovani coinvolti nel presunto stupro di gruppo perpetrato ai danni di due minorenni originarie della Piana di Gioia Tauro. I tre finiti in carcere, tramite i loro legali, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, mentre il giovane destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari ha fornito la propria versione dei fatti. Secondo quanto emerso dalle indagini, i tre finiti in carcere sarebbero tutti legati da parentela a vari esponenti di vertice di cosche di ‘ndrangheta. Le violenze reiterate sarebbero state perpetrate confronti di una delle vittime ed almeno in un’occasione nei confronti dell’altra, tra l’estate 2022 ed il 2023.
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